L’economia italiana quest’anno crescerà del 3,0%, ossia 2,2 punti percentuali in meno rispetto alle previsioni pregresse. Nel 2022 invece il Pil è stimato crescere del 3,6%, l’1,0% in più se paragonato alle ultime stime
Il Dragone è l’unica grande economia a crescere nel 2020 (+2,3). Per il 2021 il Paese di Mezzo dovrebbe crescere alla “vecchia maniera”, dell’8,1%, rallentando però nel 2022 (+5,6%)
Quando finalmente la crisi sarà terminata, la ricchezza aumenterà. Il Fondo prevede per i redditi globali un aumento di 9.000 miliardi, con benefici per tutti i paesi, inclusi 4.000 miliardi per le economie avanzate
Intanto però, a causa della pandemia le perdite complessive per la produzione mondiale ammontano a 22.000 miliardi di dollari nel periodo 2020-2025. La contrazione economica mondiale per il 2020, seppur inferiore alle attese (-3,5% invece del -4,4% previsto in precedenza), resta la peggiore dal 1929
«Le conseguenze della crisi politica non sono chiare», afferma Fitch. Nello stesso momento, ritiene «improbabili le elezioni anticipate. Tuttavia, l’avvento di un governo debole o una persistente incertezza politica «potrebbe danneggiare le prospettive di crescita dopo la pandemia». L’agenzia, vede in agguato il fallimento nell’attuare «una credibile strategia di crescita post-pandemica», compreso «l’efficiente uso dei fondi Next generation Ue. Ciò ridurrebbe la probabilità di stabilizzare e ridurre il rapporto debito/pil.
Usa e Giappone dovrebbero tornare ai livelli di attività di fine del 2019 nella seconda parte del 2021. Per area euro e Gran Bretagna «l’attività è prevista tornare ai livelli di fine 2019 nel 2022», afferma la capoeconomista del Fmi, Gita Gopinath. «Resta molto da fare sul fronte della sanità e delle politiche economiche per limitare un danno persistente dalla severa contrazione del 2020 e assicurare una sostenuta ripresa». Proseguire con gli aiuti all’economia fino a una normalizzazione dell’attività è in questo frangente essenziale. Si deve puntare ad aumentare il potenziale di crescita, a tutelare i più deboli e ad accelerare la transizione a una minore dipendenza dal carbone. È prioritario assicurare ai sistemi sanitari le adeguate risorse per «battere la pandemia a livello globale.
«È necessario agire rapidamente per un ampio accesso ai vaccini e medicinali» per «correggere le profonde disuguaglianze che esistono al momento», prosegue in conferenza stampa la Gopinath. Le varianti del coronavirus ricordano che «la pandemia non è finita fino a quando non è finita ovunque». Quando finalmente la crisi sarà terminata, la ricchezza aumenterà. Il Fondo prevede per i redditi globali un aumento di 9.000 miliardi, con benefici per tutti i paesi, inclusi 4.000 miliardi per le economie avanzate.
Intanto però, a causa della pandemia le perdite complessive per la produzione mondiale ammontano a 22.000 miliardi di dollari nel periodo 2020-2025. La contrazione economica mondiale per il 2020, seppur inferiore alle attese (-3,5% invece del -4,4% previsto in precedenza), resta la peggiore dal 1929. 150 i paesi che «nel 2021 avranno redditi pro capite inferiori ai livelli del 2019», afferma la studiosa, prevedendo che nel 2020-2021 circa 90 milioni di persone scivoleranno nella povertà estrema.
2020 2021 2022
MONDO -3,5% +5,5% (+0,3) +4,2% (-)
ECONOMIE AVANZATE -4,9% +4,3% (+0,4) +3,1 (+0,2)
STATI UNITI -3,4% +5,1% (+2,0) +2,5% (-0,4)
AREA EURO -7,2% +4,2% (-1,0) +3,6% (+0,5)
GERMANIA -5,4% +3,5% (-0,7) +3,1% (-)
FRANCIA -9,0% +5,5% (-0,5) +4,1% (+1,2)
ITALIA -9,2% +3,0% (-2,2) +3,6% (+1,0)
SPAGNA -11,1% +5,9% (-1,3) +4,7% (+0,2)
GIAPPONE -5,1% +3,1% (+0,8) +2,4% (+0,7)
REGNO UNITO -10,0% +4,5% (-1,4) +5,0% (+1,8)
CANADA -5,5% +3,6% (-1,6) +4,1% (+0,7)
ECONOMIE EMERGENTI -2,4% +6,3% (+0,3) +5,0% (-0,1)
RUSSIA -3,6% +3,0% (+0,2) +3,9% (+1,6)
CINA +2,3% +8,1% (-0,1) +5,6% (-0,2)
INDIA -8,0% +11,5% (+2,7) +6,8% (-1,2)
BRASILE -4,5% +3,6% (+0,8) +2,6% (+0,3)