Italia a due velocità: aumenta il gettito ma cresce l'inflazione

Nicola Dimitri
18.10.2022
Tempo di lettura: 3'
L’Italia si riscopre viaggiare a più velocità e in direzioni diverse: strattonata da un’inflazione dirompente e caratterizzata dall'aumento del gettito.

I primi 8 mesi dell’anno sono risultati particolarmente positivi per le entrate tributarie, con un aumento del gettito pari a +12,4%

La povertà è cresciuta soprattutto nelle famiglie composte da almeno 4 persone, mentre è cresciuta meno per i nuclei piccoli

Il periodo che stiamo vivendo è certamente tra i più complessi degli ultimi anni. La maggior parte degli equilibri socio-economico-politici si trovano in una fase di profonda riscrittura, tanto nell’ambito domestico quanto in ottica internazionale.

L’Italia, che certamente risente delle congiunture economico-politiche dovute (tra le altre cose) alla guerra e al caro energia, si riscopre viaggiare (contemporaneamente) a più velocità e in direzioni diverse: strattonata da un’inflazione dirompente, tirata verso il basso da un severo aumento dei soggetti economicamente fragili, sorretta da una crescita del gettito delle imposte.

In effetti, quanto appena detto emerge limpidamente se si mette insieme quanto risulta dalle ultime analisi del Mef, dell’Istat e della Caritas.

Entrate tributarie

Veniamo alle entrate tributarie. Ad avviso del Mef i primi 8 mesi dell’anno (2022) sono risultati particolarmente positivi, con un aumento – rispetto all’anno precedente – del gettito pari a +12,4%, equivalente ad una crescita di 57,7 miliardi di euro di entrate tributarie e contributive

Il dato, spiega in una nota il Mef, tiene conto della variazione positiva delle entrate tributarie del 14,7% (+45.606 milioni di euro) e della crescita, in termini di cassa, delle entrate contributive del 7,8%.

Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, si registra una crescita:

  • del gettito delle imposte contabilizzate al bilancio dello Stato (+40.692 milioni di euro, +13,4%); 
  • degli incassi da attività di accertamento e controllo (+3.049 milioni di euro, +61,4%) 
  • delle entrate degli enti territoriali (+5.983 milioni di euro, +18,8%)
  • delle entrate contributive del settore privato, per effetto dell’andamento positivo del quadro congiunturale e del mercato del lavoro.

Inflazione

Non particolarmente positivo l’andamento dell’inflazione. Come mette in evidenza l’Istat, infatti, a settembre il prezzo dei principali beni acquistati al supermercato è aumentato del +10,9%. Solo ad agosto, invece, l’indice era a +9,6%.

Secondo quanto rilevato dall'Istat l’accelerazione dell'inflazione (su base tendenziale) è dovuta, soprattutto, all’aumento dei:

  • beni alimentari (+11,4%)
  • beni lavorati (+11,4%)
  • beni non lavorati (+11,0%)
  • servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+5,7%). 

Ricchezza delle famiglie

Aumentano le entrate, dovute anche alle attività di accertamento, corre l'inflazione e, in tutto questo, diminuisce la ricchezza delle famiglie (in particolare quelle già economicamente a rischio). 

Come rilevato nel rapporto 2022 di Caritas, infatti, sono oltre 1 milione e 960mila le famiglie che ricadono nella soglia di povertà assoluta. Si tratta di un massimo storico, che ha trovato innesco a partire dall'inizio della pandemia.

Non sorprende il dato secondo cui l'incidenza è più alta nel Mezzogiorno ed è meno marcata al Nord e, in particolare, nel Nord-Ovest.

Quando ai nuclei familiari, si legge nel rapporto che tra il 2020 e il 2021 la povertà è cresciuta soprattutto nelle famiglie composte da almeno 4 persone, mentre è cresciuta meno per i nuclei piccoli, nuclei con anziani o nuclei composti solo da cittadini italiani.

Redattore e coordinatore dell'area Fiscal & Legal di We Wealth. In precedenza ha lavorato nell'ambito del diritto tributario e della fiscalità internazionale presso primari studi legali

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