Investire con l'inflazione: come proteggere il portafoglio

Lorenzo Magnani
Lorenzo Magnani
27.5.2022
Tempo di lettura: 2'
Prezzi così alti non si vedevano da decadi. Quali sono gli investimenti che coprono dall'inflazione? MSCI ha analizzato quali sono gli stili d'investimento e i settori azionari più legati all'andamento dei prezzi

MSCI ha analizzato la performance di indici azionari fattoriali e settoriali a seconda dello scenario di inflazione e di crescita economica dagli anni Settanta ad oggi

Che sia alta inflazione o stagflazione quality e momentum sono due stili d'investimento che performano meglio degli altri in entrambi gli scenari  

La recente impennata dell'inflazione ha portato gli investitori a rivalutare i rischi e le opportunità dei propri portafogli azionari. Più inflazione, maggiore aumento dei tassi, minori valutazioni azionari. A parte per quelle aziende i cui conti beneficiano più di altri dell'aumento dei prezzi. Dove investire? MSCI ha analizzato le correlazioni esistenti tra inflazione, principali settori azionari e stili d'investimento a evidenziato le migliori esposizioni da prendere a seconda dello scenario di prezzo.

L'inflazione è aumentata costantemente dalla fine del 2020. A novembre 2021, l'indice dei prezzi al consumo per tutte le voci nei paesi dell'Ocse si attestava al 5,85% - un livello osservato l'ultima volta nel giugno 1996. Alcuni prevedono che i prezzi continueranno a galoppare anche il prossimo anno. Che sia guidata dallo stimolo fiscale e monetario, dalla deglobalizzazione, dalla decarbonizzazione o da un'economia in surriscaldamento, una maggiore inflazione potrebbe avere un profondo impatto sulla performance dei fattori di stile e dei settori. Gli scenari presi in considerazione da MSCI sono due: stagflazione (aumento dei prezzi e crescita economica più lenta) e surriscaldamento (aumento dell'inflazione, crescita economica più elevata).

Torna l'inflazione

A livello di stile si è osservato che dal dicembre 1975 all'ottobre 2021, gli indici MSCI World Momentum e MSCI World Quality hanno sovraperformato durante i regimi di inflazione crescente, rispettivamente con 34 punti base (bps) e 23 bps di extrarendimento mensile rispetto all'indice MSCI World a mercato ampio. La sovraperformance del fattore qualità potrebbe derivare dal fatto che le aziende con un'alta redditività e una bassa leva finanziaria erano in genere meglio posizionate per trasferire l'aumento dei costi al consumatore finale. È interessante notare che l'indice MSCI World Momentum ha ottenuto una buona performance nei periodi in cui l'inflazione era in aumento e in quelli in cui era in calo, il che non deve sorprendere dato che il fattore momentum non deriva da informazioni di bilancio, ma sfrutta la rotazione delle performance di altri fattori e settori.

Portafoglio anti-inflazione

Nel complesso, il differenziale di performance tra gli indici settoriali è stato maggiore di quello degli indici di fattori. Se dividiamo l'universo degli investimenti in base ai settori del Global Industry Classification Standard (GICS), quelli che hanno beneficiato maggiormente in tempi di inflazione crescente sono stati i settori difensivi come la sanità, i beni di prima necessità e l'energia. La tecnologia dell'informazione  è stato l'unico altro settore con rendimenti in eccesso positivi durante l'aumento dell'inflazione, e ha ottenuto risultati ancora migliori in un contesto di inflazione in calo.

Mettendo invece a confronto i periodi inflazione con crescita e stagflazione emerge che nei primi a livello di stile hanno sovraperformato i fattori value, qualità, e momentum, mentre da un punto di vista settoriale i materiali e i finanziari. Durante periodi di stagflazione i portafogli con maggiori guadagni (o minor perdite) sono stati quelli esposti a qualità, momentum, volatilità minima, health care, beni di consumo, utility ed energia.

Laureato in Finanza e mercati Internazionali presso l’Università Cattolica di Milano, nella redazione di We Wealth scrive di mercati, con un occhio anche ai private market. Si occupa anche di pleasure asset, in particolare di orologi, vini e moto d’epoca.

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