Guerra Ucraina: post 9 maggio a cosa guardano i mercati?

In occasione della "giornata della vittoria" Putin ha detto alla nazione che l'invasione russa dell'Ucraina è stata necessaria: l'Occidente si stava "preparando all'invasione della nostra terra, Crimea inclusa"
Poco prima della parata a parlare è invece stato Volodymyr Zelensky, il quale ha accusato Mosca di star ripetendo gli "orribili crimini del regime di Hitler"
“Nelle prossime settimane l’attenzione sarà rivolta su Helsinki e Stoccolma. L’adesione dei due Paesi scandinavi alla Nato potrebbe non solo portare al rischio di un allargamento del conflitto, ma anche influenzare la stabilità dei mercati europei" spiega Gabriel Debach di eToro

Per Gabriel Debach, market analyst di eToro, quelle di Putin sono state parole attentamente studiate. “L'attesa dichiarazione di guerra è venuta meno, sebbene non siano mancate le dimostrazioni di forza e gli attacchi alla Nato. Di fatto la situazione non cambia sui mercati e il rischio di una nuova Siria nel cuore dell'Europa resta presente” spiega Debach che sottolinea come per il momento nulla sia cambiato nel sentimento generale e il quadro di incertezza sia invariato. “Nelle prossime settimane l'attenzione sarà rivolta su Helsinki e Stoccolma e alla loro eventuale richiesta di adesione alla Nato, con sullo sfondo l'ormai discusso sesto piano di sanzioni europee. L'adesione dei due Paesi scandinavi potrebbe non solo portare al rischio di un allargamento del conflitto, ma anche influenzare la stabilità dei mercati europei se movimenti sostanziali avverranno in un mercato resiliente e stabile come quello nordico.”
Intanto gli indici europei lunedì hanno chiuso in calo la seduta, in seguito alla mancata ufficialità di una guerra da Mosca, con le azioni nel settore della difesa in profondo rosso. Lo Stoxx Europe 600 ha chiuso al -2,47%, il Ftse Mib al -2,67%.