Gas: quanto salirà la "bolletta" Ue (e perché incide sul portafogli)

Alberto Battaglia
28.2.2023
Tempo di lettura: 5'
L'Agenzia internazionale dell'energia ha messo in luce come l'incertezza sulla domanda cinese di Gnl incida sul mercato più delle future mosse di Mosca

L'anno scorso è stato un anno di sconvolgimenti sul mercato internazionale del gas e le conseguenze del massiccio spostamento della domanda europea dal gas naturale russo al gas naturale liquefatto (Gnl) potrebbe porre le basi di nuovi rincari energetici quest'anno. E' quanto afferma, ammettendo una grande variabilità nelle previsioni, l'Agenzia internazionale dell'energia (Iea) nel suo nuovo rapporto sul mercato del gas. Nel 2022 l'Europa ha incrementato la sua domanda di Gnl del 63%, mentre dall'Asia-Pacifico la richiesta di questo prodotto si contraeva dell'8%, con un calo record del 21% della sola domanda cinese. L'anno scorso la Cina, a causa del suo rallentamento economico e delle interruzioni legate al covid ha lasciato disponibile sul mercato molto più Gnl del previsto a beneficio dell'Europa, “giocando un ruolo cruciale”, nella sostituzione delle forniture russe. Che cosa accadrà quest'anno, ora che la politica di Zero covid e dei lockdown cinesi è stata abbandonata e l'economia è prevista in accelerazione? Il ritorno della domanda cinese di Gnl potrà innescare un nuovo rally dei costi energetici? E in quale misura?


La questione è di interesse anche per gli investitori estranei al trading di materie prime, perché i costi energetici cui l'Europa dovrà far fronte nel 2023 potranno influenzare l'andamento generale dell'inflazione, eventualmente rallentandone la discesa. Qualora ciò si verificasse, la Bce potrebbe rivedere la sua tabella di marcia aumentando i tassi d'interesse più del previsto, o mantenendoli alti per un periodo più lungo. In entrambi i casi, questo incrementerebbe il rischio di ripercussioni economiche negative in quanto tassi più elevati e poteri d'acquisto erosi dalle bollette più cari deprimono la domanda di beni e servizi, così come la crescita.


In particolare la crescente dipendenza dell'Ue dalle forniture di Gnl “ha fatto sì che la fornitura e i prezzi del gas nell'Ue siano diventati più sensibili alle oscillazioni della domanda di energia dal resto del mondo, in particolare dalla Cina”, aveva scritto la Bce nel suo ultimo bollettino di febbraio, nel quale si ipotizzava un deficit nelle forniture del gas pari al 9% nel caso peggiore. Ovvero, quello che si verificherebbe con una robusta ripresa della domanda cinese di Gnl unita al taglio completo delle forniture di gas provenienti dalla Russia.


Dove andranno i prezzi del gas nel 2023

L'elemento certo è che “il crollo della domanda cinese di Gnl nel 2022 è stato determinato da un insieme unico di fattori - ovvero gli elevati prezzi spot del Gnl, il rallentamento della crescita economica e i blocchi imposti dalla rigida politica cinese di zero Covid - che difficilmente si ripeteranno nella stessa combinazione nel 2023”.


La cattiva notizia, per chi intende posizionare le proprie scommesse d'investimento sull'andamento futuro del gas, è che bisognerà fare i conti con scenari estremamente variabili. La Iea, nell'ipotesi più ribassista sul consumo totale di gas della Cina e sulla sua produzione interna indica un'ulteriore riduzione del 12% nella domanda di Gnl nel 2023. Nello scenario opposto, “una confluenza di condizioni moderatamente rialziste potrebbe incrementare l'assunzione di Gnl da parte della Cina del 35%, portandola ben al di sopra del precedente picco del 2021”. Fra i due scenari oscillano circa 40 miliardi di metri cubi di gas naturale liquefatto, con una forchetta di importazioni che passa da 75 a 115 miliardi di metri cubi da parte della Cina.


La Iea ha messo in luce come questa incertezza sull'andamento della domanda cinese superi di gran lunga l'eventuale impatto di una completa chiusura delle forniture di gas russo residue che fluiscono ancora in Europa, pari a 28 miliardi di metri cubi da quando si sono interrotte le forniture di gas dal Nord Stream 1 a fine agosto 2022. D'altro canto, l'ulteriore taglio delle forniture di gas russo potrebbero sommarsi alla crescente domanda di Gnl da parte della Cina nel contribuire al possibile aumento dei prezzi del Gnl spot. La Iea ha affermato che questa mossa da parte di Mosca “metterebbe ulteriore pressione sui mercati”.


Attualmente lo scenario base elaborato dalla Iea indica un incremento della domanda di Gnl dalla Cina pari al 10%, pari a 8 metri cubi di gas. “Una dirompente 'ondata di uscita' dalle infezioni in seguito alla recente rottura della precedente politica di zero Covid da parte della Cina (i cui segnali erano già evidenti nel gennaio 2023) rappresenta un ulteriore rischio sostanziale di ribasso per questa previsione”, ha avvertito l'agenzia, “al contrario, il crescente portafoglio di contratti di Gnl della Cina significa che la domanda di gas liquefatto del Paese nel 2023 potrebbe essere più resistente e meno esposta ai prezzi e alla volatilità del mercato spot rispetto a prima del 2022”. I contratti che la Cina può attivare per la consegna di Gnl senza dover ricorrere al mercato spot (nel quale si acquista sul momento a prezzo di mercato) possono raggiungere i 110 miliardi di metri cubi: “Ciò significa che nel 2023 la Cina potrebbe aumentare le sue importazioni di Gnl fino ai livelli del 2021 senza dover aumentare gli acquisti di Gnl spot”.

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Se si allarga lo sguardo al complesso del continente asiatico, però, non tutti i Paesi andranno ad aumentare la domanda di Gnl nel 2023 (per Giappone e Corea del Sud, al contrario, si osserverà un calo). Di conseguenza la Iea prevede un incremento della domanda di Gnl da parte del continente asiatico-pacifico in aumento del 3% (assumendo lo scenario base cinese).


Nelle prossime settimane i dati sull'attività economica cinese potranno offrire segnali in più su quanto potrà aumentare la domanda di energia in Cina; questo fattore, unito alle mosse della Russia sulle forniture e alla rigidità dell'ultima parte dell'inverno in Europa potranno gradualmente indicare una previsione più precisa su quanto i prezzi del gas potranno aumentare nel corso del 2023.

Responsabile per l'area macroeonomica e assicurativa. Giornalista professionista, è laureato in Linguaggi dei media e diplomato in Giornalismo all'Università Cattolica

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