Ftse Mib: le occasioni di investimento del 2021

Laura Magna
Laura Magna
21.12.2020
Tempo di lettura: 3'
Il mercato italiano ha valutazioni attraenti e sarà sostenuto da politiche fiscali e monetarie accomodanti e dall'attesa del vaccino. “Il Ftse Mib vince in termini di Pe (15,5 volte nel 2021 e di 12,6 volte nel 2021). Inoltre ci aspettiamo una crescita degli utili del 59% nel 2021 e del 23% nel 2020”, dice a We Wealth Luigi De Bellis, co-responsabile Ufficio Studi Equita.

Fiat Chrysler ha buone prospettive che gli derivano dalle “enormi sinergie (superiori ai 5 miliardi) dopo la fusione con Psa, che consideriamo visibili sotto la guida del ceo Tavares che vanta un track record di successo con l`integrazione di Opel”.

Per Technogym, che produce attrezzi per lo sport e il tempo libero il plus arriva “da un'ampliamento dell'offerta con 6-8 nuovi lanci nei prossimi 12 mesi e dal crescente commitment su marketing/commerciale. Questo si traduce in un aumento delle stime di utile di +25% sul 2020 e del 6-8% sul biennio successivo”.

Politiche fiscali e monetarie accomodanti, il vaccino che sembra meno un miraggio, il Recovery Fund in arrivo e valutazioni attraenti. Il 2021 per l'azionario si presenta molto promettente e in questo contesto il mercato italiano “resta tra i più attraenti in termini di P/E, con stime di un rapporto prezzo utili di 15,5 volte nel 2021 e di 12,6 volte l'anno successivo – secondo Luigi De Bellis, co-responsabile Ufficio Studi Equita – inoltre ci aspettiamo che le aziende italiane possano segnare una crescita degli utili del 59% nel 2021 e del 23% nel 2020”. L'aumento degli utili a livello globale è atteso in aumento del 20% anno su anno nel 2021 e dipende soprattutto dal buon esito del programma di vaccinazione anti Covid, che dovrebbe riportare alla normalità anche la domanda. “Gli utili potrebbero sorprendere al rialzo nella seconda metà del prossimo anno – continua De Bellis - considerando che storicamente le fasi di recupero sono tipicamente più forti di quelle recessive, e nel rimbalzo post lockdown abbiamo visto un'elevata propensione al consumo sostenuto anche dal risparmio accumulato nel corso del lockdown”.
Ma per l'Italia comunque la super crescita potrebbe non basterà a compensare il calo del 2020 e “il livello degli eps 2021 e 2022 si terrà del 18% al di sotto di quello del 2019: dunque un mercato su cui sarà necessario fare stock picking per trovare le occasioni migliori”, dice De Bellis.
Così tra le azioni che secondo De Bellis è opportuno guardare compaiono aziende diverse per settore e dimensione. Dal cementiero Buzzi, alla challenger bank Nexi fino a una compagnia di assicurazione ipertradizionale come Unipol e a realtà più di nicchia come il gruppo delle rinnovabili Falck Renewables e il produttore di attrezzi ginnici Technogym. E un'ex italiana, passata ai cugini d'Oltralpe, ExilorLuxottica.
Le ragioni stanno nei fondamentali, perciò non deve stupire che si tratti di aziende in settori oggi ancora in profonda crisi a causa del Covid. Per esempio, secondo Equita, Fiat Chrysler ha un upside potenziale del 36%, che gli deriva in particolare dalle “enormi sinergie (superiori ai 5 miliardi) dopo la fusione con Psa, che consideriamo visibili sotto la guida del ceo Tavares che vanta un track record di successo con l`integrazione di Opel”.

I multipli della entità nascente Stellantis, sebbene le sinergie siano ancora da realizzare, sono a sconto, ovvero il Pe 2021 a 6 volte e 2022 a 4,5, senza considerare che parliamo di una delle poche storie di fusione in Europa con una forte storia industriale alle spalle e anche se l'automotive non ha goduto di buoni numeri di recente, Ihs ha rivisto al rialzo i volumi di vendita del 2021, del 9% anno su anno.
Tra i top picks compare anche una media impresa come Technogym, che produce attrezzi per lo sport e il tempo libero con sede a Cesena. Sulla società di Nerio Alessandri Equita ha ha aumentato le stime di prezzo del 16% e ridotto le previsioni sulla perdita nel 2020, in vista della ripartenza delle palestre. “Ci aspettiamo un'ampliamento dell'offerta con 6-8 nuovi lanci nei prossimi 12 mesi, a cominciare dalle prossime settimane e un crescente commitment su marketing/commerciale”, dicono da Equita. “Questo si traduce in un aumento delle stime di utile di +25% sul 2020 e del 6-8% sul biennio successivo”.
Una “ex” italiana, EssilorLuxottica si guadagna infine un posto tra i best picks nel portafoglio europeo. “Riteniamo che la società possa accelerare la crescita nel 2021-23 dopo la fase di minore brillantezza del 2018-19, grazie a una governance più chiara e lineare, una buona pipeline di innovazione di prodotto che copre sia lo sviluppo delle tecnologie già esistenti (fotocromatico, anti-fatica, blue-light) sia potenziali break-through (Stellest che promette di rallentare la miopia o gli
smart glasses in fase di sviluppo con Facebook), sinergie che finalmente iniziano a materializzarsi”.

“In generale – dice ancora De Bellis - Le azioni hanno delle valutazioni attraenti rispetto alle obbligazioni, con il dividend yield sul mercato italiano che è superiore di cinque volte rispetto al rendimento del BTP decennale. Inoltre, diversamente dalle obbligazioni, gli utili catturano l'inflazione, su cui vediamo dei rischi al rialzo alla luce dell'importante livello di liquidità presente sul mercato e un potenziale aumento significativo della domanda post-vaccini”. E se non bastasse, sul buon momentum di Piazza Affari si innestano dinamiche globali come le politiche monetarie e fiscali “ che resteranno ampiamente accomodanti nei prossimi mesi, e riteniamo quindi improbabile un aumento dei tassi nel 2021 da parte delle banche centrali; di conseguenza, non ci aspettiamo un de-rating dei multipli, in quanto i rendimenti obbligazionari non dovrebbero muoversi in maniera significativa verso l'alto anche in uno scenario di forte ripresa economica”.
E il Recovery Fund che oltre ad aver posto le basi per uno stimolo fiscale ed economico senza precedenti e a permettere di finanziare a costi minimi la ripresa post Covid19, “inizierà a produrre i primi impatti positivi sull'economia reale”.

Giornalista professionista dal 2002, una laurea in Scienze della Comunicazione con una tesi sull'intelligenza artificiale e un master della Luiss in Giornalismo e Comunicazione di Impresa. Scrivo di macroeconomia, mercato italiano e globale, investimenti e risparmio gestito, storie di aziende. Ho lavorato per Il Mattino di Napoli; RaiNews24 e la Reuters a Roma; poi Borsa&Finanza, il Mondo e Plus24 a Milano. Oggi mi occupo del coordinamento del Magazine We Wealth (e di quello di tre figli tra infanzia e adolescenza). Collaboro anche con MF Milano Finanza.

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