Gli utili del settore aumenteranno del 10% nel 2021 guidati da masse gestite e flussi più elevati grazie alla ripresa macroeconomica
Quattro temi chiave per il 2021: 1) la crescita strutturale degli asset privati e passivi; 2) rotazione ciclica verso il value e i fondi emergenti; 3) maggiore impiego di capitale attraverso operazioni di fusione e acquisizione; 4) l’accordo sulla Brexit
Perché i flussi nel 2021 saranno più forti del 2020 e i più alti dal 2018?
La prima ragione è che lo stress finanziario in calo supporta una maggiore propensione al rischio. “I flussi di asset management sono inversamente correlati allo stress finanziario. Con la diminuzione dello stress finanziario, aumenta la propensione al rischio e crescono i flussi di fondi. Lo stiamo vedendo adesso”, spiegano gli esperti Hubert Lam e Philip Middleton, autori del report European asset management – Year ahead 2021: finding the next leg of growt . “Lo stress finanziario come indicato dall’indice Gfsi è diminuito ulteriormente nell’ultimo trimestre del 2020 e ora è inferiore a 0, indicando meno stress del normale. Il Gfsi è ora tornato ai livelli pre-covid. Con il calo dell’avversione al rischio e il miglioramento della fiducia degli investitori, i flussi azionari nel settore sono aumentati. La riapertura dopo il blocco, la ripresa dei mercati e la rotazione verso il value supportano maggiori afflussi nel 2021.
I flussi seguono la crescita dei mercati
“La nostra analisi mostra che esiste una discreta correlazione tra movimenti di mercato e flussi di fondi. Storicamente i flussi sono cresciuti con i mercati. Con i nostri strateghi azionari che si aspettano un ritorno alla normalità nel 2021 e un rialzo dell’8% rispetto allo Sxxp di 440 entro il terzo trimestre del 2021 guidato dall’introduzione del vaccino e dallo stimolo monetario/fiscale, è probabile che gli afflussi continuino”. Inoltre i flussi di fondi a lungo termine (ex mercato monetario) si sono rafforzati grazie alla notizia del vaccino lo scorso novembre e di conseguenza, il quarto trimestre del 2020 è stato il miglior trimestre dell’anno. Dopo i forti deflussi di marzo a causa della pandemia di covid, gli afflussi sono aumentati costantemente. Tutte le perdite sono state compensate ad agosto mentre il momentum continuava. “A meno che non ci siano eventi negativi come a marzo, i flussi possono migliorare ulteriormente nel 2021”.
Forte crescita del Pil
A sostegno delle nostre ipotesi di flussi sostenuti c’è anche la visione dei economisti di BofA di un forte rimbalzo del Pil. “McKinsey (2019) ritiene che il 50-80% della crescita della gestione patrimoniale sia guidata dall’ambiente macroeconomico e la nostra analisi lo dimostra. Dopo la contrazione del 7% nel 2020, i nostri economisti prevedono che il Pil europeo rimbalzi al 3,9% nel 2021 e il Regno Unito al 5,4%, aiutati dalla normalizzazione delle attività con il procedere della vaccinazione diffusa. Inoltre, la politica statunitense è meno incerta sotto la nuova amministrazione, la politica monetaria resta accomodante e si assiste a una progressiva normalizzazione dei risparmi precauzionali nel settore privato”. Gli economisti si aspettano che la ripresa si estenda fino al 2022 con una crescita del 2,7% in Europa, guidata da effetti di recupero e stimoli fiscali. “Nonostante la crescita negativa del Pil nel 2020, gli afflussi nell’anno riflettono l’ottimismo per il 2021. Prevediamo che la crescita dei flussi nel 2021 sarà più elevata a causa della fine del lockdown, del sostegno fiscale, dei bassi tassi di allentamento monetario e della normalizzazione dell’attività”, concludono.