Per quanto riguarda l’Italia, il pil calerà del 10,6%. Meno del 12,8% stimato in luglio, ma più del -9% previsto dal governo
L’Italia resta comunque maglia nera fra le economie del G7. Il nostro -10,6% per il 2020 è da paragonarsi infatti con il -6% della Germania, il -9,8% di Francia e Gran Bretagna, il -4,3% degli Stati Uniti, il -7,1% del Canada e il -5,3% del Giappone
Il virus causerà quest’anno il primo aumento della povertà estrema degli ultimi 20 anni. “Quasi 90 milioni di persone scivoleranno sotto la soglia degli 1,90 dollari al giorno di reddito”, che indica l’estrema povertà”
Le banche globali godono di ottima salute, sono ben capitalizzate, ma le debolezze stanno aumentando. E la pandemia sarà uno stress test
Al rialzo anche le previsioni 2020 per Eurozona e Usa, che si contrarranno rispettivamente dell’8,3% e del 4,3%, abbassando invece quelle per il prossimo anno. L’Italia resta comunque maglia nera fra le economie del G7. Il nostro -10,6% per il 2020 è da paragonarsi infatti con il -6% della Germania, il -9,8% di Francia e Gran Bretagna, il -4,3% degli Stati Uniti, il -7,1% del Canada e il -5,3% del Giappone.
L’aumento della disoccupazione e il peggioramento dei conti pubblici è però un fenomeno generalizzato a livello globale. Aspetto questo che non deve frenare gli stimoli pubblici all’economia. Le perdite a causa del covid infatti già rappresentano una “forte battuta d’arresto negli standard di vita rispetto a quanto previsto prima della pandemia”, osserva Gopinath sottolineando come il virus causerà quest’anno il primo aumento della povertà estrema degli ultimi 20 anni. “Quasi 90 milioni di persone scivoleranno sotto la soglia degli 1,90 dollari al giorno di reddito”, che indica l’estrema povertà”. Nel secondo trimestre le ore di lavoro perse rispetto agli ultimi tre mesi del 2019 “equivalgono alla perdita di 400 milioni di posti a tempo pieno”.
La crisi costerà all’economia – rispetto alle stime pre-covid – 28.000 miliardi di dollari al 2025.
Gita Gopinath, osserva poi che grazie ai 12.000 miliardi di dollari finora stanziati dai governi è stata “prevenuta una catastrofe finanziaria”. È grazie a questi aiuti che il pil mondiale si contrarrà quest’anno del 4,4%, in miglioramento di 0,8 punti percentuali rispetto alle stime di giugno, mentre il prossimo salirà del 5,2%. Meno delle attese, come visto.
Oltre all’aumento delle disuguaglianze, la crisi ha colpito soprattutto donne e giovani, e in generale il mercato del lavoro.
Fmi: la pandemia un test per le banche
Il report dell’istituto guidato da Kristalina Gheorghieva segnala che le banche globali godono di ottima salute. Sono ben capitalizzate, ma le “debolezze” stanno aumentando e la pandemia sarà uno stress test. In caso di uno scenario avverso con una ripresa lenta, il sistema bancario globale appare capace di sostenere eventuali perdite. Vi sono però alcuni istituti più deboli di altri, anche se il Fmi non dice quali. Le banche dell’area euro sembrano più deboli di quelle Usa. Nell’analisi il Fondo sottolinea ancora una volta lo scollamento fra mercati finanziari e debole ripresa economica, osservando come l’incertezza sulle elezioni americane si rifletta sui listini.
Mondo
+2,8% -4,4% (+0,8) +5,2% (-0,2)
Economie avanzate
+1,7% -5,8% (+2,3) +3,9% (-0,9)
Stati Uniti +2,2% -4,3% (+3,7) +3,1% (-1,4)
Eurozona +1,3% -8,3% (+1,9) +5,2% (-0,8)
Germania +0,6% -6,0% (+1,8) +4,2% (-1,2)
Francia +1,5% -9,8% (+2,7) +6,0% (-1,3)
Italia +0,3% -10,6% (+2,2) +5,2% (-1,1)
Spagna +2,0% -12,8% (-) +7,2% (+0,9)
Giappone +0,7% -5,3% (+0,5) +2,3% (-0,1)
Regno Unito +1,5% -9,8% (+0,4) +5,9% (-0,4)
Canada +1,7% -7,1% (+1,3) +5,2% (+0,3)
Economie emergenti +3,7% -3,3% (-0,2) +6,0% (+0,2)
Russia +1,3% -4,1% (+2,5) +2,8% (-1,3)
Cina +6,1% +1,9% (+0,9) +8,2% (-)
India +4,2% -10,3% (-5,8) +8,8% (+2,8)
Brasile +1,1% -5,8% (+3,3) +2,8% (-0,8)