Le dichiarazioni dell’ex ministro sono arrivate durante la presentazione del documento di Programmazione Annuale relativa al 2021
Il focus, la delicata situazione emergenziale cui il sistema bancario si trova a far fronte
“Crediamo che la Bce ci stia lavorando”, ha spiegato l’ex ministro. “Abbiamo fiducia che qualche cosa possa cambiare” Un endorsement all’amministratore delegato di Intesa San Paolo Carlo Messina, che in passato aveva sottolineato come sottrarre risorse alle fondazioni e al territorio si possa rivelare fatale in un momento di crisi come quello innescato dalla pandemia di covid-19. “Noi auspichiamo che l’azione della Bce sia selettiva: ci sono banche che hanno bisogno dei dividendi per la loro capitalizzazione, altre meno. Crediamo che questa sarebbe la linea giusta da tenere e che Francoforte ci stia lavorando. Abbiamo fiducia che qualche cosa possa cambiare”.
Carico fiscale per le fondazioni
“Stiamo lavorando con il governo e in particolare con il ministero dell’Economia per vedere se ci sono le coperture necessarie per avviare un processo graduale di recupero per la riduzione della fiscalità”, ha aggiunto Francesco Profumo a proposito delle fondazioni. “La definizione delle ipotesi di spesa per il prossimo anno – ha sottolineato – tiene conto della situazione attuale e del fatto che la Bce a fine luglio 2020, ha confermato la raccomandazione alle banche nazionali di non procedere alla distribuzione di utili almeno sino al 31 dicembre 2020, e intende prendere una decisione nel quarto trimestre 2020 riguardo all’approccio da seguire dopo il primo gennaio 2021. Abbiamo, pertanto, gestito il nostro conto economico previsionale con un approccio prudenziale, cosa che ci ha portato a non formulare stime di dividendi per il 2021 da parte di Intesa“.