Debito/pil: quanto è costato il covid agli Stati?

L’epidemia di coronavirus nel corso dell’ultimo anno ha messo alle strette tutto il mondo. I lockdown all’attività economica hanno infatti avuto un caro prezzo, rendendo più fragile l’economia di tutti i paesi. Il prodotto interno lordo – la cui variazione di anno in anno è indice dello stato di salute di un paese – ha avuto una contrazione in alcuni casi a due cifre. Di contro, per respirare, gli stati hanno dovuto prendere a prestito. In altre parole il rapporto debito/pil – indice di sostenibilità dei conti pubblici – è aumentato considerevolmente in tutto il mondo. Di quanto? Visualcapitalist ha fatto il punto.

Stando ai dati di aprile 2021 del Fondo Monetario Internazionale (FMI) di tanto. Gli Stati Uniti attualmente sono gravati da un debito pari a 27 mila miliardi di dollari. Una cifra enorme (e che rimane tale), ma che in relazione al pil è riscrivibile a un più “rassicurante” 133%. Tra i primi per debito in valore assoluto, gli Usa sono così fuori dal podio in termini relativi. A detenere lo scettro di paese più indebitato al mondo – il covid non l’ha detronizzato – è il Giappone con un rapporto debito pil pari al 257%. Il paese aveva già superato la soglia del 100% negli anni’90 e nel 2010 è diventato la prima economia avanzata a raggiungere il 200%. Il covid gli è costato un ulteriore 20%. A completare il podio dei paesi più indebitati ci sono Sudan e Grecia, rispettivamente con un rapporto di 212% e 210%. L’Italia in sesta posizione si attesta al 157%, in aumento di 22 punti percentuali.

Al netto della top dieci dei paesi più indebitati al mondo, il covid ha pesato indistintamente quasi su tutti. Ben 32 paesi hanno ora un rapporto debito/PIL superiore al 100%, il che significa che il governo ha più debito dell’intera produzione annuale delle loro economie. Solo una manciata di paesi, diversi caratterizzati da un’economia dipendente dal petrolio, mostrano livelli molto bassi. Il Kuwait ha un rapporto debito/pil al 14%, la Russia al 18% e l’Arabia Saudita al 31%. La nazione con il rapporto più basso in assoluto è Hong Kong, il cui debito si attesta ad appena l’1% del pil. La stragrande maggioranza dei paesi invece si trova tra questi estremi. 90 paesi hanno un debito pubblico compreso tra il 50 e il 99% del pil. Il debito/pil degli Stati Uniti, che sono appena fuori la top dieci, è cresciuto dal 105% al 133%.

Ma i grandi debiti pubblici sono attualmente una causa di preoccupazione? Molti sostengono che l’eccessivo indebitamento porterà a costi di interesse più alti nel lungo periodo, il che potrebbe ridurre la crescita economica e gli investimenti del settore pubblico. Tuttavia, è improbabile che questa teoria diventi presto realtà. Un recente rapporto di RBC Wealth Management ha riportato come il costo del servizio del debito federale degli Stati Uniti sia effettivamente diminuito nel 2020, nonostante l’aumento del debito, grazie ai bassi costi di prestito imposti dalle banche centrali.