ll Nobel: cultura finanziaria per battere la paura

Teresa Scarale
Teresa Scarale
12.6.2019
Tempo di lettura: 3'
Richard H. Thaler è stato il vincitore nel 2017 del premio Nobel per l'economia grazie ai suoi studi di finanza comportamentale. In una colazione milanese, ha parlato di come un "pungolo gentile" possa trasformare la più antica delle remore umane, la paura, in un meccanismo che tramite la cultura finanziaria può aumentare il nostro benessere

Al centro della finanza c'è l'essere umano, con i suoi limiti cognitivi dati dalle emozioni, che influenzano il processo decisionale, vittima di aspettative e percezioni distorte. Esiste però una "spinta gentile" ("il pungolo", the nudge), che può influenzare positivamente il processo decisionale degli individui

"Si può insegnare ad essere più intelligenti, ma ci vorrebbero almeno due secoli, i risultati non sarebbero immediati. Make it easy, dico io, semplifichiamo le cose"

"Non sono così intelligente da capire la macroeconomia. O forse non così stupido da volermici cimentare. Non vedo stabilità nei governi in giro per il mondo"

Per l'Italia si pone l'annosa questione della dicotomia fra pubblico debito e privata virtù (il risparmio). Una situazione talmente paradossale da far dire a Thaler di non essere in grado di "psicanalizzare il Paese"

"Dobbiamo temere la paura. E' uno dei meccanismi più potenti dell'agire o del non agire umano. Molte persone hanno paura dei topi, ma un topolino non ha mai ucciso nessuno". Conclude così, il vincitore del premio Nobel per l'economia 2017 Richard Thaler, alla sua prima visita in Italia per la conferenza PFEXPO Gold Edition "The Nudge – Il valore della finanza comportamentale e dell'educazione economica nelle scelte di investimento" organizzato da ProfessioneFinanza.

La (non) prevedibilità all'epoca dei tweet


L'olimpica dichiarazione arriva subito dopo la riflessione su come i tweet di "qualcuno" influenzino subitaneamente i movimenti azionari e dopo i "molti auguri" che Thaler fa agli operatori finanziari per le loro previsioni all'epoca della presidenza Trump. Del resto, lo stesso nobel dice di rinunciare a prevedere i corsi azionari, limitandosi alla diversificazione nel portafoglio di piccole e medie imprese Usa da lui gestito. E a chi gli fa una domanda sui tassi, Richard risponde di non essere "così intelligente da capire la macroeconomia. O forse non così stupido da volermici cimentare". A tal proposito, il professore non vede stabilità "nei governi in giro per il mondo".

Un "pungolo" per la cultura finanziaria in Italia


Al centro della finanza c'è l'essere umano, con i suoi limiti cognitivi dati dalle emozioni, che influenzano il processo decisionale, vittima di aspettative e percezioni distorte. Esiste però una "spinta gentile" ("il pungolo", the nudge), che può influenzare positivamente il processo decisionale degli individui. Per questa teoria Thaler ha vinto il Nobel nel 2017. Per l'economista, è importante costruire una "architettura delle scelte" in modo tale da indurre un miglioramento significativo nella vita delle persone e quindi nella società. Cosa può fungere allora da pungolo in Italia se nel nostro Paese non solo l'istruzione, ma l'educazione economico-finanziaria è disastrosa?

"Si può insegnare ad essere più intelligenti, ma ci vorrebbero almeno due secoli, i risultati non sarebbero immediati. Make it easy, dico io, semplifichiamo le cose. Ad esempio, in Italia si potrebbe copiare il modello anglosassone di risparmio pensionistico".

I cittadini italiani non conoscono nemmeno le nozioni più basilari della finanza. Il quadro impietoso è dipinto da Standard & Poor's. Nello Stivale quasi due italiani su tre non sono in grado di rispondere a domande elementari sui temi economico-finanziari. L'Italia è maglia nera nell'alfabetizzazione finanziaria fra i paesi Ocse.

Proprio per questo è fondamentale aumentare il livello culturale dei cittadini in materia, puntando sulla consapevolezza ed aiutandoli a superare i loro limiti comportamentali.

Cultura finanziaria e asset management: trasparenza fondamentale


Per un consulente finanziario, una delle cose più importanti deve essere la trasparenza del mandato e dei costi addebitati al cliente. Un ottimo asset manager dovrebbe essere "uno psicanalista" quando gestisce i patrimoni familiari, perché "all'interno delle famiglie ogni membro ha un'esigenza diversa".

La dicotomia italiana del risparmio


A chi domanda perché l'Italia sia un paese di formiche quando si tratta di risparmio privato e di cicale quando invece si tratta di debito pubblico, il premio nobel risponde "E' una domanda difficile. Mi state chiedendo di psicanalizzare un paese. L'Italia sta ancora risentendo delle conseguenze della seconda guerra mondiale. Non conosco abbastanza il governo italiano in questo momento. Quello che è certo è che 'fiducia' è una parola importante, come sottolineato dal mio collega Zingales". Inoltre, "Andare da un punto all'altro dell'Italia è come andare da Paese a Paese: si parla di Milano, Roma, Palermo. Non dell'Italia nella sua interezza".

Dello stesso avviso Corrado Gaudenzi, responsabile Long term sustainable strategies di Eurizon. "Lavoriamo da tempo per comprendere sempre meglio la natura delle anomalie comportamentali e per offrire soluzioni di investimento che aumentino le possibilità di valorizzazione dei capitali per i risparmiatori che si affidano a Eurizon. Negli ultimi 9 anni abbiamo raccolto oltre 20 miliardi in prodotti che consentono ai nostri clienti di effettuare scelte dinamiche di investimento in azioni, coerenti con una filosofia contrarian, premiante nel lungo periodo, senza doverne sopportare lo stress emotivo".
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Richard Thaler a Milano il 12 giugno 2019
Caporedattore Pleasure Asset. Giornalista professionista, garganica, è laureata in Discipline Economiche e Sociali presso l'Università Bocconi di Milano. Scrive di finanza, economia, mercati dell'arte e del lusso. In We Wealth dalla sua fondazione

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