Credito alle famiglie: richieste in aumento nel 2021

Nel corso del 2020, tra i suoi tanti effetti, la pandemia ha inevitabilmente impattato anche sull’andamento della domanda di credito da parte delle famiglie italiane, con un conseguente rallentamento più o meno marcato a seconda delle diverse categorie di prodotti. Tuttavia, in assenza di ulteriori shock, i primi tre mesi del 2021 dovrebbero registrare una solida crescita delle richieste di finanziamento. Sono alcune delle evidenze emerse da una ricerca Crif- Sda Bocconi sull’impatto del Covid-19 sulla domanda di credito da parte delle famiglie italiane e i possibili trend nei primi tre mesi del prossimo anno.

Il report, che fornisce una fotografia del 2020, ha evidenziato una significativa variabilità della domanda tra i prodotti analizzati. Ad esempio, se da un lato i prestiti finalizzati sotto i 5mila euro hanno subito un immediato e forte rallentamento nei mesi centrali del primo lockdown, con successivi tassi di crescita molto elevati nel mese di maggio, dall’altro, i prestiti personali hanno visto una diminuzione meno marcata con tassi di crescita decisamente più contenuti durante la fase due (a partire da maggio 2020). Diverso è stato invece l’andamento della domanda di mutui ipotecari che, dopo un’iniziale flessione nel mese di marzo, è immediatamente tornata a salire già nel mese di aprile nelle regioni centrali, facendo registrare valori complessivi di credito superiori al mese precedente. Inoltre, dall’indagine non sono emerse variazioni significative tra macro-regioni con riferimento allo stesso prodotto di credito. La domanda ha seguito degli andamenti comparabili all’interno di ogni categoria nelle diverse aree del Paese durante i mesi centrali della pandemia.

Tenendo conto della difficoltà nel fare previsioni in un contesto dominato da una forte incertezza e delle variabili che potrebbero influenzare le stime in meglio (es. vaccini pienamente efficaci) o in peggio (es. una terza o quarta ondata di contagi) gli esperti di Crif e Sda Bocconi hanno individuato uno scenario centrale/baseline, a partire dal quale sono poi stati definite due diverse ipotesi, una più critica (low), e una più favorevole (high). I risultati hanno portato a una stima dei possibili andamenti della domanda di prodotti di credito per il primo trimestre 2021 (tabella sotto).

Come emerge dalla tabella sopra riportata, si evidenzia un andamento positivo dei prestiti finalizzati superiori a 5mila euro sia rispetto al primo che all’ultimo trimestre del 2020. Per quanto riguarda i prestiti finalizzati sotto i 5mila euro, mentre l’andamento stimato per il primo trimestre 2021 è migliore se paragonato allo stesso periodo del 2020, rispetto al quarto trimestre di quest’anno, le previsioni mostrano un indebolimento della performance del comparto. Relativamente ai prestiti personali, i risultati sono in crescita in confronto al primo trimestre del 2020 e significativamente migliori del quarto trimestre 2020. Infine, i mutui ipotecari mostrano una performance stimata migliore dello stesso periodo del 2020 ma, al contempo, un rallentamento rispetto all’ultimo trimestre dell’anno corrente. “Non va però dimenticato che l’andamento dei mutui è stato comunque molto più positivo di quello degli altri prodotti anche per effetto delle straordinarie condizioni di tasso che hanno alimentato il mercato delle surroghe e delle rinegoziazioni” sottolinea il report.