Dalla ricerca è emerso come ci siano differenze tra donne e uomini, così come tra pensionati e lavoratori
Cento mila euro spartiti tra investimenti e contanti
Un’altra differenza, nella gestione della vincita, è tra donne e uomini. Stando ai dati raccolti. Gli uomini (49%) sono molto più propensi all’investimento rispetto alle donne (42%). E di conseguenza queste ultime tendono a mettere da parte la vincita (41%), molto di più degli uomini (38%). L’obiettivo, anche in questo caso, è coprirsi le spalle, nel caso in cui dovesse succedere un qualche evento imprevisto.
Gli investitori
Se ci spostiamo un attimo sul team degli investitori il report è riuscito a mappare come questi individui vorrebbero allocare la somma. Il 27% di questa cifra sarebbe investita, il 25% rimarrebbe in contanti, poco meno del 20% sarebbe allocata in singole azioni, il 12% sarebbe investita in singole obbligazioni o fondi comuni di investimenti, il 7% in immobili mentre il 4% in assicurazioni sulla vita. La categoria dei pensionati sarebbe più propensa ad investire in fondi comuni e in contanti. Mentre, i lavoratori punterebbero più sulle singole azioni.
I consulenti
Altro aspetto indagato nel lavoro è sul ruolo del consulente. E dunque, quanti di questi soggetti chiederebbe consiglio al proprio consulente per investire i soldi vinti? Secondo il report solo il 28% vorrebbe che un consulente prendesse le decisioni al suo posto. Il 37% lo consulterebbe ma alla fine prenderebbe da solo la propria decisione. Mentre il 35% ha dichiarato che non ha intenzione di chiedere consigli al proprio advisor, dato che farà tutto da solo.
Da sottolineare come la richiesta di aiuto andrebbe di pari passo all’aumento della ricchezza. Più della metà degli investitori ad alto reddito vorrebbe un consulente che prenda per loro le decisioni. Quelli più giovani consulterebbero il loro advisor, mentre i più anziani sarebbero più propensi a prendere decisioni da soli.