Bond, è già il momento di investire nelle obbligazioni europee?

Se non ora, quando? Pensano in molti innanzi ai tassi stranamente sopra zero che paga attualmente il reddito fisso. I bond, dopo anni di letargo, aiutati dall’inflazione e aumento dei tassi, sono infatti finalmente tornati ad offrire rendimenti interessanti. Anche lato corporate, anche in Europa. Con la recessione che potrebbe invertire la rotta, il momento propizio per entrare sul credito europeo potrebbe essere proprio quello attuale.
Tassi elevati, ma non ancore per molto
È così che, perlomeno, la pensa Edoardo Fusco Femiano, fondatore di DLD Capital Scf. “Negli Usa stiamo osservando rendimenti che non si vedevano almeno da dieci anni. Al contempo i fondamentali sono in peggioramento, soprattutto per quanto riguarda il comparto governativo, è piuttosto evidente che i rendimenti che si osserviamo adesso non saranno disponibili nei prossimi anni. Non a caso molte società stanno lanciando fondi con delle caratteristiche ben precise: scadenza tra i 4 e i 5 anni, con esposizione in parte su governativo in parte su societario” commenta Fusco Femiano che dunque è dell’avviso che questi tassi sono temporanei, con le banche centrali che, presto o tardi, dovranno calmierare i rialzi dei tassi per poi ridurli.
Spread in contrazione
Il rischio infatti se finora è stato di inflazione, a breve potrebbe essere divenire di recessione. Esther George della Federal Reserve di Kansas recentemente si è esposto più o meno così Il contesto è piuttosto fluido: “Non ho mai visto in quarant’anni una recessione del genere rientrare se non dopo un’importante recessione”. Che ripercussioni avrebbe l'arrivo di una recessione in Europa sul reddito fisso? “Sull’obbligazionario l’impatto dovrebbe essere quello di una compressione degli spread e dunque una ripresa di valore di tutto il comparto, in special modo sulle scadenze lunghe che sono state le più colpite. È quello che osserveremo quando le banche centrali decideranno di arrestare il processo di tighetihing e potenzialmente pensare anche a un taglio dei tassi per preservare l’economia”. Msci, in un suo recente report, ha stimato che nel caso di una recessione lieve, gli spread del credito europeo si contrarebbero di 70 punti base per quanto riguardo il comparto investment grade, e di 170 punti base per quanto riguarda il comparto high yield.
Le opportunità sul credito europeo
La contrazione degli spread si traduce in un apprezzamento dei titoli. Quali sono i settori più favoriti? Per Msci una lieve recessione potrebbe impattare favorevolmente in particolare sul real estate, finanziari, materiali, industriali, e utility, Quanto all'Italia? "Sul credito societario in Italia, soprattutto per gli investitori retail, non c’è molto di interessante. C’è qualcosa invece in paesi come la Germania che hanno un mercato dei capitali più evoluto e un offerta più ricca, soprattutto in riferimento all'automotive e al settore bancario" conclude Fusco Femiano.