50 anni di utili distribuiti: ecco quali sono i 15 re del dividendo

Lorenzo Magnani
Lorenzo Magnani
3.3.2021
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Ci sono 15 società dello S&P500 che non solo hanno distribuito i dividendi negli ultimi 50 anni senza soluzione di continuità, ma che, puntualmente, ogni anno li hanno aumentati. Tra queste Coca Cola, Johnson&Johnson, Procter&Gamble e Colgate

Kiplinger, rivista economico-finanziaria statunitense, ha evidenziato quali sono state negli ultimi 50 anni le società che hanno assicurato ai propri investitori un dividendo in crescita

Nella lista compaiono: Federal Realty Investment Trust, Coca Cola, 3M, Genuine Parts, Procter & Gamble, Johnson&Johnson, Cincinnati Financial, Emerson Electric, Sysco, Colgate-Palmolive, Illinois Tool Works, Hormel, Stanley Black & Decker, Dover, Lowe's

Dividend kings, così li definisce un articolo di Kiplinger: i re del dividendo. Da non confondersi con gli aristocratici del dividendo. Cosa ben diversa. Questi ultimi sono i titoli dello S&P 500, indice di riferimento del mercato azionario statunitense, che almeno una volta all'anno per 25 anni consecutivi hanno aumentato il proprio dividendo. Poche società sono riuscite nell'impresa, ma quelle che hanno fatto meglio si contano sulle dita di tre mani. I re dei dividendi hanno assicurato ai propri investitori un dividendo in crescita per ben 50 anni di seguito.
Molte società nel 2020  hanno tagliato il proprio dividendo; altre ne hanno addirittura sospeso il pagamento. In mezzo a incertezze e interruzioni, tra queste compaiono la mega banca Wells Fargo e le case automobilistiche Ford  e General Motors. Tre certezze per gli investitori amanti della cedola. E in molti casi gli investitori hanno ricevuto un brusco risveglio , in quanto i tagli ai pagamenti spesso sono stati accompagnati da profondi cali del prezzo delle azioni. Con mezzo secolo di distribuzioni in aumento, tuttavia, i dividend kings sembrano essere la soluzione ottimale per chi è in cerca di stabilità in un ambiente di mercato incerto. Ecco quali sono:
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Accanto a nomi meno noti ce ne sono altri che invece sono ben conosciuti.  Si potrebbe parlare di imperatori più che di re: tutti ruotano sull'asse dei sessant'anni e a livello di realtà aziendali hanno costruito dei veri imperi all'interno della loro industria di appartenenza.

  • Coca Cola: l'icona degli investimenti Warren Buffett ha iniziato a costruire la sua partecipazione in Coca-Cola nel 1988, subito dopo il crollo del "Black Monday". Ora, Berkshire Hathaway possiede l'incredibile cifra di 22 miliardi di dollari dell'azienda - e parte del motivo per cui ha costruito quella partecipazione è perché Buffett & Co sono pazzi per i dividendi e pochi offrono risultati migliori della Coca-Cola. La società produttrice della lattina più famosa al mondo paga dividendi ai suoi azionisti da oltre un secolo. E negli ultimi 59 anni, la società ha aumentato il suo pagamento almeno una volta all'anno. L'aumento più recente, un modesto aumento del 2,4% a 41 centesimi per azione, è stato annunciato a febbraio.

  • Procter&Gamble: il gigante della cura della persona Procter & Gamble è stato a lungo considerato come un titolo "vedove e orfani", ovvero il tipo di investimento che si mantiene per sempre perché ci si aspetta che sopravviva anche a sè stessi. Sebbene in gran parte a prova di recessione con marchi potenti come i rasoi Gillett, i pannolini Pampers, la carta igienica Charmin e i detergenti Tide, è da notare come nell'ultimo anno non abbia brillato. La più longeva tra i dividend kings ha distribuito il dividendo per 130 anni consecutivi, aumentandone l'importo di anno in anno negli ultimi 64 anni.

  • Colgate: uno dei titoli di consumo di base più popolari in circolazione, è stato a lungo uno standard per i portafogli a basso rischio grazie alle sue operazioni stabili. Dopotutto, la gente acquisterà dentifricio e prodotti per la pulizia indipendentemente dal fatto che l'economia sia in rialzo o in ribasso e indipendentemente dal fatto che siano bloccati a casa a causa della quarantena o meno. E come molti altri dividend kings, Colgate è un marchio globale dominante. L'azienda afferma di detenere una quota di mercato mondiale degli spazzolini manuali del 31% e una quota di mercato globale dei dentifrici di circa il 40% dall'inizio di quest'anno.

  • Johnson & Johnson: considerata il “nonno” delle azioni a basso rischio, capitalizza più di $ 400 miliardi – il che la colloca tra i primi 20 titoli statunitensi - e guadagna oltre $ 90 miliardi di entrate annuali. Oltre a questo è anche tra i primi nella lista dei pagatori di dividendi più virtuosi, con il suo rendimento del 2,6% significativamente migliore rispetto alla media di circa l'1,6% per il tipico titolo S&P 500 al momento. Inoltre, le sue azioni hanno recentemente stabilito nuovi massimi storici, sulla scia della corsa al vaccino. Il suo potrebbe essere approvato presto per uso emergenziale.

Laureato in Finanza e mercati Internazionali presso l’Università Cattolica di Milano, nella redazione di We Wealth scrive di mercati, con un occhio anche ai private market. Si occupa anche di pleasure asset, in particolare di orologi, vini e moto d’epoca.

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