La necessità di attribuire disciplina definitiva al fenomeno cripto-asset è diventata cruciale per molte giurisdizioni
La successione di criptovalute apre a numerose criticità
Siffatta novità (istituire una valuta digitale statunitense) non solo rivela l’importanza riconosciuta alle criptovalute, ma ripropone l’esigenza di soffermare l’attenzione sul trattamento normativo che, anche in ambito domestico, deve essere ricondotto a questo mezzo di pagamento. In particolare per quel che concerne l’ambito successorio.
In questi termini, è opportuno comprendere in che modo la normativa vigente possa tutelare i proprietari di criptovalute nelle operazioni necessarie alla gestione di questi asset. In effetti, gli istituti vigenti non sembrano (meglio dire, non sono) pensati per seguire le dinamiche legate a questo bene che, a differenza degli asset tradizionali, si caratterizza per aspetti del tutto inediti: le criptovalute sono anonime, almeno nella provenienza; non sono traducibili in bene fisico; prescindono dal territorio; possono essere oggetto di più operazioni contemporaneamente.
Ebbene, un orientamento dominante è quello che suggerisce di far ricadere le criptovalute all’interno della disciplina di cui all’art. 9 d.lgs. n. 346 del 1990 secondo comma, a mente del quale sono considerati compresi nell’attivo ereditario denaro, gioielli e mobilia per un importo pari al dieci per cento del valore globale netto imponibile dell’asse ereditario anche se non dichiarati o dichiarati per un importo minore, salvo che da inventario analitico redatto a norma degli articoli 769 ss. C.p.c. non ne risulti l’esistenza per un importo diverso.
Siffatta considerazione porterebbe a ritenere che nella quota forfettaria del 10% dovrebbero essere ricomprese anche le criptovalute, le quali altresì dovrebbero essere considerate escluse dall’obbligo di dichiarazione di successione e dal pagamento delle relative imposte.
Ciò considerato, in assenza di una specifica normativa in materia, l’indirizzo sembra essere quello di valutare caso per caso e, conseguentemente, appare necessario il supporto di un consulente legale esperto, per individuare i passi da compiere nella gestione di questo genere di patrimonio. Anche sotto il profilo successorio.