Numerosi contribuenti potrebbero essere raggiunti da avvisi bonari entro la fine dell’anno
Rottamazione delle cartelle, estensione del regime forfetari e flat tax incrementale: queste alcune delle novità in arrivo
Stante le ultime dichiarazioni rese dal Viceministro delle finanze, i contribuenti potrebbero tirare un sospiro di sollievo rispetto ad alcune misure che potrebbero alleggerire alcune pendenze fiscali che fino ad ora li hanno tenuti in apprensione.
In arrivo una tregua fiscale?
Potrebbe essere in arrivo una tregua fiscale corposa. Questa interesserebbe:
- la rottamazione delle cartelle esattoriali, con cancellazione fino al 2015 se sotto i mille euro, riduzione al 50% dell’imposta richiesta per quelle fino a 3 mila euro, con azzeramento di interessi ed aggio, sanzione ridotta e dilazione quinquennale
- la riduzione al 5% delle sanzioni sugli avvisi bonari 2019-2021 con possibilità di rateizzazione in cinque anni e il pagamento senza multa dei versamenti periodici omessi nel 2022 per Iva, Irpef o Ires
Ma non è tutto. Dovrebbe conoscere un forte potenziamento l’istituto dell’accertamento con adesione ed è prevista una revisione profonda del sistema fiscale, a partire dal ridimensionamento dei meccanismi sanzionatori.
Confermata anche la volontà di estendere il regime della flat tax.
Dovrebbe allargarsi la platea di soggetti che potranno accedere al regime forfetario (che dovrebbe toccare la soglia di 85 mila euro) con la previsione di un regime sostitutivo opzionale (c.d. flat tax incrementale) per i titolari di redditi da lavoro o di impresa non aderenti al regime forfetario.
Questi potranno assoggettare ad aliquota del 15 per cento una quota dell’incremento di reddito registrato nel 2022 rispetto al maggiore tra i medesimi redditi dichiarati e assoggettati all’Irpef nei tre anni d’imposta precedenti.
È bene ricordare che per flat tax incrementale si intende una tassazione agevolata al 15 per cento per coloro che non ricadono nell’intervento che innalza la soglia per i “nuovi” forfettari e dunque non applicano il regime forfetario. Questi soggetti potrebbero assoggettare ad un’aliquota ridotta una parte dell’incremento di reddito registrato nel corso dell’anno. Considerando il maggiore tra i redditi Irpef dei tre anni precedenti.
In arrivo anche numerosi avvisi bonari
Tuttavia è bene mettere in evidenza che i contribuenti potrebbero essere raggiunti da un numero elevato di avvisi bonari: circa 600 mila.
Entro il 31 dicembre, infatti, l’Agenzia delle entrate per raggiungere gli obiettivi previsti nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza e raggiungere invierà numerose lettere di compliance ai contribuenti.