Il settore living, asso vincente del 2021?

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Il settore living, sia in Italia che nel resto d'Europa, ha dimostrato di essere resiliente alla crisi sanitaria scoppiata nel 2020. Quali le prospettive future? È importante differenziare tra i diversi comparti

Il living attualmente rappresenta il 25% di tutti gli investimenti diretti nel real estate nella regione Emea

Tra i vari segmenti, in pole si colloca il multifamily

Il covid non ferma la crescita del settore residenziale, che in Europa si è dimostrato resiliente alla pandemia registrando un totale di 83,4 miliardi di investimenti nel 2020, in aumento del 10% rispetto al 2019. A metterlo in luce è stata la nuova European living investor survey, realizzata congiuntamente da Jll e Aberdeen Standard Investments, dalla quale emerge che il 59% degli investitori vuole aumentare la propria asset allocation nel comparto living.
Il living attualmente rappresenta il 25% di tutti gli investimenti diretti nel real estate nella regione Emea, quasi tre volte tanto rispetto al 9% del 2010. E secondo il sondaggio, il comparto è in continua crescita caratterizzato da investitori alla ricerca di opportunità.  Le allocazioni potrebbero quindi crescere di 1,67 volte, pari a oltre il 40% del totale degli investimenti immobiliari.
Per i prossimi mesi, ci aspettiamo una crescita degli investimenti nel settore living a opera principalmente di capitali stranieri”, ha affermato Antonio Fuoco, head of living capital markets di Jll Italia, che poi ha aggiunto: “La nuova liquidità riversata sul settore contribuirà a una istituzionalizzane anche delle nuove forme di residenziale destinate alla locazione e allo studentato. Quest'ultimo in particolare vede una pipeline molto vivace che nel prossimo futuro darà origine alle prime transazioni strutturate di questa asset class anche in Italia”.

Il 63% degli intervistati ha infatti dichiarato che vuole espandersi in almeno un altro segmento del settore. Tra questi, in pole si colloca il multifamily,che si conferma come il segmento più attrattivo. “Il fatto che 11 paesi europei abbiamo ricevuto oltre i 2 miliardi di euro di investimenti negli ultimi 24 mesi, dimostra che ci sono molteplici opportunità in termini di prodotto e di profili di rendimento”, si legge nello studio, dal quale risulta poi un'alta percentuale di investitori che ha manifestato la volontà di aumentare i propri investimenti in altri paesi attraverso il comparto dello student housing (34%), mentre meno di un investitore su cinque sta cercando di espandersi nel settore dell'edilizia convenzionata (17%), della sanità (12%) e del coliving (10%), frenati da una combinazione di ostacoli normativi, burocratici e dall'incertezza del momento attuale. “Tra gli ostacoli all'accesso al mercato living figurano però la mancanza di prodotto adeguato, bassi rendimenti e la difficoltà di costruire un portafoglio con una size adeguata”, hanno aggiunto gli esperti.

In ottica di prospettive di investimento future è importante differenziare, all'interno del living, tra i diversi comparti. Lo student housing è il settore che più probabilmente registrerà una leggera flessione nei mercati consolidati rispetto al 2020, restando invece un focus nei mercati dove il gap domanda offerta è molto alto. Per quanto riguarda il coliving, la visione estremamente positiva del sondaggio del 2020 è stata un po' smorzata quest'anno, anche se il 59% degli intervistati vede il 2021 come un anno positivo per questo segmento emergente. Il settore del multifamily ha le aspettative positive più significative, con l'85% che si aspetta un'ulteriore crescita dopo un anno record come il 2020 (62,4 miliardi di euro). Infine, l'healthcare ha affrontato alcune sfide importanti lo scorso anno, ma gli intervistati rimangono positivi sulle prospettive 2021: il 66% si aspetta un aumento della liquidità verso il settore, come dimostrano le transazioni registrate nei primi mesi dell'anno in corso.
Direttore di We-Wealth.com e caporedattore del magazine. Giornalista professionista, è laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Torino. Ha lavorato a MF, Bloomberg Investimenti, Finanza&Mercati. Ha collaborato con Affari&Finanza (Repubblica) e Advisor

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