Ubp, Nicolas Delrue: convertibili e protezione patrimoniale

5.11.2018
Tempo di lettura: 3'
In un contesto di crescente incertezza geopolitica e di tassi in salita, qual è lo strumento migliore da scegliere per proteggere il proprio patrimonio? Risponde il capo degli investimenti di Union Bancaire Privée
Che protezione possono offrire le convertibili?
Le caratteristiche "speciali" dei convertible bond
Allora, che funzione che possono avere con la fine del Qe?
E infine, gli Esg nelle strategie di Ubp

Nicolas Delrue, Ubp
We Wealth ha intervistato in esclusiva Nicolas Delrue, head of investiment specialists and senior investment specialist convertibles di Ubp, Union Bancaire Privée, sul ruolo delle obbligazioni convertibili nell'attuale scenario economico.
Visto il frangente economico e politico attuale europeo, che protezione possono offrire le obbligazioni convertibili?
Nel difficile contesto attuale di mercato, riteniamo che la convessità abbia un ruolo importante da giocare. Il comportamento asimmetrico delle obbligazioni convertibili, che deriva direttamente dalla loro natura duplice - una componente obbligazionaria che incorpora un'opzione di conversione sulle azioni della società -, consente agli investitori di prendere parte ai movimenti rialzisti dei mercati azionari. Mantenendo al contempo i benefici difensivi delle obbligazioni in caso di picchi di volatilità o di inversione dei trend azionari. Osservando il recente sell-off di mercato, le obbligazioni convertibili hanno mostrato una solida capacità di ripresa rispetto alle azioni. Come del resto dimostrato dalla nostra strategia difensiva europea convertibile, che ha subito solo il 30% del crollo delle azioni dal 3 al 24 ottobre.
Al di là delle preoccupazioni geopolitiche, la normalizzazione della politica monetaria sembra accelerare nei mercati sviluppati. E suggerisce una pressione crescente sui tradizionali strumenti obbligazionari. In questo contesto, la minor sensibilità intrinseca delle obbligazioni convertibili ai movimenti dei tassi d'interesse rispetto ai bond tradizionali equiparabili, con duration analoga, è considerata un beneficio. Questa caratteristica attraente deriva dalla loro opzione di conversione incorporata. La quale, essendo rivalutata con l'aumento dei tassi di interesse, compensa in parte l'impatto negativo di tale aumento nella componente obbligazionaria del titolo convertibile.
Qual è al riguardo l'outlook per la fine del Qe?
Sin dal suo avvio, il Quantitative Easing della Banca Centrale ha introdotto una forte distorsione nel mercato obbligazionario tradizionale, esaurendo le opportunità in termini di differenziali e mantenendo una pressione al ribasso sui rendimenti.
Agli attuali livelli di spread storicamente elevati, e mentre ci stiamo spostando da un mercato spinto dai flussi a uno guidato dai fondamentali, le obbligazioni corporate sembrano quindi più vulnerabili a un maggior rischio di dispersione. Comparativamente, non rientrando tra gli asset elegibili di acquisto da parte della Bce, le obbligazioni convertibili sono rimaste relativamente al riparo da questo effetto di distorsione. Ciò - combinato con la loro relativa minor sensibilità ai tassi di interesse – costituisce un forte richiamo a favore di questa asset class. Soprattutto per gli investitori che puntano a diversificare i propri investimenti nell'universo obbligazionario.
Quali sono le opportunità offerte nello scenario attuale dalla strategia Convertible SRI?
La nostra strategia europea SRI convertibile è stata progettata per far leva sul comportamento asimmetrico dell'asset class. Focalizzandosi sul segmento più bilanciato dell'universo convertibile europeo in cui il potenziale di convessità è ottimale. Inoltre, la strategia applica stringenti criteri Esg. I quali ci portano a preferire aziende che si distinguono per il loro impegno nello sviluppo sostenibile. A nostro avviso tali società sono ben posizionate per offrire profitti sostenuti, e dimostrare una forte solidità di business nel lungo periodo.