Rendimento e protezione: il doppio sogno degli investitori

Contributors We Wealth
Contributors We Wealth, Michele Fanigliulo
29.7.2022
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Diversificare significa anche utilizzare diverse tipologie di prodotti finanziari. L’investitore può trovare un utile supporto nei certificati, perché, attraverso strategie non direzionali, generano asimmetrie di rendimento e redditi diversi, efficienti dal punto di vista fiscale

In una congiuntura di mercato complessa come quella attuale la diversificazione si conferma essere la strategia vincente per gli investitori. Diversificare però non significa solo selezionare diverse asset class, ma anche utilizzare diverse tipologie di prodotti finanziari. Ogni strumento, infatti, presenta punti di forza e di debolezza. Ad esempio, l’investitore può trovare un valido supporto nei certificati d’investimento per due loro caratteristiche fondamentali: generano asimmetrie di rendimento e redditi diversi, compensabili con eventuali minusvalenze maturate negli ultimi 4 anni. Caratteristiche che possono fare la differenza, rispetto all’uso dei fondi, all’interno del portafoglio, rendendolo più efficiente. 

Vediamo in dettaglio come costruire in un portafoglio il profilo di rendimento indicato in figura, usando cinque certificati equipesati. In caso di rialzo dei sottostanti dei certificati del portafoglio del 30% a scadenza, il certificato pagherebbe quasi il 30%, pari al 7,6% annualizzato (lo yield to maturity medio è di 3,4 anni). Al contrario però, in caso di un calo del 30% dei sottostanti a scadenza il portafoglio pagherebbe comunque una performance positiva del 12,8% (3,7% annuo). Nel portafoglio abbiamo inserito due certificati a capitale protetto e due a capitale condizionatamente protetto, che presentano rispettivamente una protezione incondizionata o condizionata al verificarsi di un evento (tipicamente il superamento/rottura di un livello barriera) sull’indice, commodity, azione o basket di azioni sottostanti al certificato. 




Il primo è un Equity Protection protetto al 90% su Euro Stoxx Select Dividend 30 con leva 1,4X. Il certificato replica la performance dell’indice sottostante al ribasso rimborsando sempre almeno 900 euro a scadenza. Al rialzo invece presenta una leva 1,4X fino al cap del 160%. A questo aggiungiamo un altro certificato a capitale protetto al 100%: un Cash Collect Protection su basket worst of bancario (UniCredit, Intesa Sanpaolo e Banco BPM). 

Gli altri tre certificati sono a capitale condizionatamente protetto, due con barriera europea (monitorata solo a scadenza) e uno con barriera continua (monitorata giornalmente). Il primo è un Memory Cash Collect su basket di tre titoli assicurativi (Generali, AXA e Zurich) con premi trimestrali del 2% condizionati alla tenuta della barriera al 60% dello strike. Il secondo ha premi incondizionati dello 0,97%, investe sul megatrend del Clean Energy (Plug Power, Enel e Veolia), e paga ben l’11,6% annuo, circa il 34% a scadenza. La sommatoria dei premi fissi rappresenta però un cuscinetto che protegge l’investitore da un evento barriera alla scadenza. Infine il terzo prodotto è un Bonus con Cap al 115% su Amazon avente barriera al 60%, e un premio a scadenza del 15%. Il certificato paga dei premi annui del 3% a condizione che nelle date di osservazione il peggiore dei sottostanti (worst of) quoti ad un prezzo uguale o maggiore dello strike (livello di riferimento iniziale del sottostante).

(Articolo di Michele Fanigliulo, responsabile soluzioni d'investimento e analista, Divisione Digitale Intermonte, tratto dal magazine We Wealth di luglio-agosto 22)

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