La nuova sostanza inaccessibile sarà la caffeina? È presto per dirlo, ma le quotazioni dei chicchi di arabica segnano un trend inequivocabile, per molte ragioni
Alla Borsa di New York, le quotazioni dei future all’inizio di giugno sui chicchi di caffè arabica sono schizzate in alto del 70% rispetto allo scorso anno, raggiungendo 1,70 dollari alla libbra (circa 450 grammi). Poi, sono scesi a 1,50. Ma si tratta sempre del maggior aumento dei prezzi per il caffè da quattro anni a questa parte.
La causa principale è da ravvisarsi nella peggior siccità da un secolo a questa in Brasile. Ma anche le proteste antigovernative in Colombia, intralciando l’export, hanno contribuito a surriscaldare il mercato di questa commodity. Per il momento, le tensioni nelle contrattazioni non dovrebbero ripercuotersi sulle torrefazioni e i grossisti, i cui contratti li tutelano dalla volatilità dei prezzi per un periodo che può variare dai tre ai nove mesi. Le scorte inoltre sono ancora elevate, per due ordini di motivi. In primo luogo, la scarsa domanda horeca (hotel, ristorazione, café) e da parte delle aziende nell’ultimo anno e mezzo (anche se il lockdown ha spinto la domanda casalinga).
Dal Ft
In seconda battuta, le scorte di caffè in Brasile sono ancora elevate, grazie agli ottimi raccolti degli scorsi anni, commentano gli analisti (Rabobank, Saxo, Jeffries) al Ft. Tutto sotto controllo quindi? No. Oltre alle proteste summenzionate, ci sono i colli di bottiglia logistici a gravare sul fluido scambio delle derrate di caffè. Mancanza di container, di navi, osservano gli analisti di mercato. Secondo i commercianti di caffè, i tempi per avere la merce sono raddoppiati (in tempi “normali” occorrevano comunque dalle quattro alle sei settimane di spedizione). E di qui a fine anno l’aumento delle quotazioni inizierà a ripercuotersi sui contratti.
Dal Ft
Secondo Roberto Velez, ceo della Federazione dei coltivatori di caffè colombiani, occorreranno due mesi perché le cose si sistemino. Intanto, gli edge fund continuano ad accumulare posizioni a termine sul caffè, scommettendo su un aumento dei prezzi. Anche se molti sostengono che la domanda della bevanda alla caffeina non tornerà ai livelli pre-pandemia per ancora molto tempo. Chi avrà ragione?
Alla Borsa di New York, le quotazioni dei future all’inizio di giugno sui chicchi di caffè arabica sono schizzate in alto del 70% rispetto allo scorso anno, raggiungendo 1,70 dollari alla libbra (circa 450 grammi). Poi, sono scesi a 1,50. Ma si tratta sempre del maggior aumento dei prezzi per il caf…
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