Walmart ha annunciato la creazione di una startup fintech in partnership con Ribbit Capital
La nuova realtà sarà progettata per sviluppare e offrire “soluzioni finanziarie moderne, innovative e convenienti” ai clienti e i collaboratori di Walmart
Il commento di Roberto Lorini, Fintech Leader di PwC Italia
“La strategia di Walmart che tende a rafforzare il proprio posizionamento nel settore dei servizi finanziari, è in linea con un trend abbastanza generalizzato” spiega a We Wealth Roberto Lorini, Fintech Leader di PwC Italia, facendo riferimento a colossi tecnologici della vendita al dettaglio come Amazon e Alibaba e grandi retailer come Carefour in Europa che “da tempo offrono servizi finanziari ai propri clienti con obiettivi di fidelizzazione, di ampliamento della clientela e delle fonti di reddito”. La stessa Walmart offre già “una serie di prodotti finanziari come carte di credito, vaglia e incasso assegni, oltre a essere presente nei pagamenti digitali attraverso l’acquisizione di Flipkart. Inoltre, negli ultimi anni Walmart ha portato avanti strategie di allargamento del proprio core business in aree diverse (come la salute animale, la pubblicità e le risorse umane) attraverso partnership e acquisizioni” precisa Lorini.
Certamente, di fronte a società come Walmart e le big tech, caratterizzate da una vastissima base di clienti fidelizzati, le banche potrebbero sentirsi minacciate. Ma, secondo il Fintech Leader di PwC Italia, nonostante questo sia un aspetto da non trascurare, “gli effetti di queste strategie, almeno in settori critici e delicati come quello dei crediti, non sembrano ancora aver intaccato il posizionamento chiave delle istituzioni finanziarie tradizionali”. In particolare, “le banche continuano ad avere un ruolo privilegiato legato ad una serie di fattori che, nel nostro mercato, includono anche una forte regolamentazione che risponde alle necessità di trust e difesa della clientela”. La chiave per rispondere al guanto di sfida lanciato dai player extra-settore, a detta di Lorini, è lo sviluppo di un percorso di collaborazione tra attori finanziari tradizionali e fintech. Un percorso che, nell’anno della pandemia, ha subito un’accelerazione, con “esempi reali di successo” in molteplici aree (dal credito alle imprese al supply chain finance), “importanti segnali istituzionali” (come l’apertura del polo fintech di Banca d’Italia, “Milano Hub”) e lo sviluppo di “piattaforme di integrazione e tecnologiche” in ottica di open banking.