Nel primo semestre del 2021 si parla di una crescita dei pagamenti digitali del +23% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno per un valore complessivo di 145,6 miliardi di euro (dai 118 miliardi del 2020)
Asaro: “A fine anno arriveremo a superare quota 300 miliardi di euro. Dopo un 2020 a crescita pressoché nulla, si tratta di un incremento maggiore (tra il +12,5 e il +16%) anche rispetto a quello pre-crisi”
L’operazione cashback, tanto sostenuta dal secondo governo Conte e
sospesa per sei mesi a partire dal 1° luglio in attesa di un suo possibile restyling, mostra i suoi effetti (non solo a parole) sui pagamenti digitali. Secondo la nuova edizione dell’Osservatorio innovative payments della School of management del Politecnico di Milano, nel primo semestre del 2021 si parla di
una crescita del +23% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, per un valore complessivo di 145,6 miliardi di euro (dai 118 miliardi del 2020). Fanno da traino i pagamenti contactless con un +66% (da 31,4 a 52,1 miliardi) e quelli da smartphone con un +108% (da 1,3 a 2,7 miliardi di euro). Un segnale “senza dubbio positivo”, nelle parole di Alessandro Perego, responsabile scientifico degli Osservatori digital innovation del Polimi, “soprattutto a fronte dell’emergenza sanitaria” e del conseguente “crollo generale dei consumi”.
Analizzando nel dettaglio,
lo scontrino medio è scivolato di oltre l’11%, passando da 51,7 euro a 45,7 euro. I numeri relativi al cashback, in particolare, mostrano quella che viene definita una “discreta adesione”, si legge nel rapporto: a partecipare sono stati circa 9 milioni di cittadini, pari al 18% della popolazione maggiorenne, di cui oltre 6,1 milioni hanno raggiunto la soglia delle 50 transazioni per un rimborso massimo di 150 euro (il 12% della popolazione over 18). “Guardando a questi numeri semestrali, possiamo ritenere che gli incentivi promossi dal governo (il
cashback, il super cashback e la lotteria degli scontrini) abbiano avuto un effetto positivo sui pagamenti digitali, stimolando anche i consumi”, interviene Valeria Portale, direttore dell’Osservatorio innovative payments. “La partecipazione all’iniziativa cashback ha totalizzato oltre 750 milioni di operazioni effettuate, pari a oltre il 24% delle transazioni con carta del semestre. Questo significa che gli utenti che hanno aderito hanno utilizzato la carta più frequentemente della media e per importi ridotti”. Per le casse dello Stato, aggiunge, l’iniziativa ha avuto un costo al di sotto del miliardo di euro ma resta ancora “da capire se ha consentito di far emergere il nero e se ha effettivamente cambiato le abitudini degli italiani”.
Quanto alle tipologie di pagamento,
le carte di credito prepagate hanno messo a segno la crescita maggiore (+32%) passando da 21,2 a 28 miliardi di euro in 12 mesi. In questo caso, le transazioni hanno toccato quota 760 milioni mentre lo scontrino medio si aggira intorno ai 26,6 euro (-8,6%). Il transato relativo alle carte di debito impenna del +29% a 82,6 miliardi di euro (dai 63,9 miliardi dei primi sei mesi dello scorso anno), con uno scontrino medio in calo del -10,7% a 54,1 euro. Più contenuta la crescita del transato delle carte di credito (+6%) che reagiscono al calo dei consumi ad alto importo per i viaggi turistici e i viaggi aziendali; in questo caso lo scontrino medio risulta però quello più elevato (59,1 euro) seppur in calo del -7,9%.
Ma sono le modalità di pagamento più innovative a segnare le spinte verso l’alto più consistenti. Per il contactless si parla del +66% tra il primo semestre del 2021 e il primo semestre del 2020, da 31,4 miliardi a 52,1 miliardi di euro di transato. Per i pagamenti contactless “Nfc” da smartphone e dispositivi indossabili, infine, la crescita è del +108% da 1,3 miliardi a 2,7 miliardi di euro. “A fine anno arriveremo a superare quota 300 miliardi di euro di pagamenti digitali. Dopo un 2020 a crescita pressoché nulla si tratta di un incremento maggiore (tra il +12,5 e il +16%) anche rispetto a quello pre-pandemia. Anche i pagamenti mobile continueranno la loro corsa e cresceranno più dell’80% rispetto al 2020”, spiega Ivano Asaro, a sua volta direttore dell’Osservatorio innovative payments. “In un periodo in cui i consumi subiscono forti contingentamenti (se non addirittura crolli), questi numeri ci parlano di un forte aumento della penetrazione dei pagamenti digitali nei confronti del contante. Un trend ancora più evidente se pensiamo che le transazioni cresceranno in maniera più che proporzionale dopo il +41% del primo semestre”.
Nel primo semestre del 2021 si parla di una crescita dei pagamenti digitali del +23% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno per un valore complessivo di 145,6 miliardi di euro (dai 118 miliardi del 2020)Asaro: “A fine anno arriveremo a superare quota 300 miliardi di euro. Dopo un 2020 a cres…