Tra il 2010 e il 2019 sono stati depositati quasi 8mila brevetti relativi alle ket, le tecnologie definite “abilitanti” dalla Commissione europea
Le domande relative ai robot a tutela dell’ambiente rappresentano il 7% delle richieste complessive nell’ultimo decennio
A livello provinciale si posiziona al primo posto Milano, seguita da Bologna e Torino. Nel Mezzogiorno, spiccano Napoli e Bari
Emilia-Romagna alla guida con 1.586 domande
“La prima tra le sei categorie che raggruppano le ket (biotech, fotonica, materiali avanzati, nano e micro-elettronica, nanotecnologie e manifattura avanzata) è quella dell’advanced manufacturing, le tecnologie che afferiscono al mondo della robotica in senso lato – spiegano i ricercatori – nella quale l’Italia ha depositato quasi 6mila domande all’Epo”. E la sfida sulle frontiere dell’automazione industriale, dei robot e dell’intelligenza artificiale vede l’Emilia-Romagna conquistare il primo posto con 1.586 domande relative all’advanced manufacturing tra il 2010 e il 2019, seguita da Lombardia (1.519), Veneto (692), Piemonte (537) e Toscana (458).
I settori coinvolti: medicale e imballaggi
Da oltre 15 anni l’innovazione italiana in Europa, inoltre, si è focalizzata principalmente sul settore medicale e quello degli imballaggi che registrano rispettivamente 437 e 278 domande di brevetto presentate solo nel 2019. In generale, tornando alla distribuzione geografica, Nord-Est e Nord-Ovest continuano la propria avanzata, riportando un incremento del 14% delle domande di brevetto pubblicate rispetto al 2010. Nessuna scossa particolare per il Centro, mentre Sud e Isole hanno finito per contrarre il proprio contributo alla brevettazione. Se si considera lo scorso anno, delle 4.242 invenzioni depositate, il 73% riguarda Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte. A livello provinciale, invece, al primo posto si posiziona Milano, seguita da Bologna e Torino. Nel Mezzogiorno, spiccano Napoli e Bari.