L’evoluzione tecnologica negli ultimi anni sta progredendo in maniera esponenziale, si dice che nei prossimi cinque anni avremo una crescita innovativa maggiore di quanto avvenuto nei precedenti venti.
Leggere nuove scoperte, nuove invenzioni e nuovi casi di successo ci affascina sempre, ad esempio Uber sta già testando i taxi-elicottero, una sorta di mega drone in grado di trasportare persone in un rapido ma costoso viaggio dal centro città di New York all’aeroporto; se vediamo la pubblicità dell’Audi in tv ecco che spariscono pedali e volante, …ma questo non è futuro, è già presente!
Proviamo a immaginare come sarà tra un decennio… studi prevedono che circa la metà dei giovani di oggi, quelli nati nel 2010, tra dieci anni svolgeranno un lavoro che ancora non esiste. E noi, da una parte ne siamo affascinati e dall’altra terrorizzati, eh si proprio terrorizzati perché noi consulenti finanziari se non terremo il passo delle evoluzioni saremo disintermediati.
Negli ultimi tempi si parla sempre più di metaverso, un nuovo mondo virtuale, universale e coinvolgente. Si accede tramite una connessione internet e un account su una piattaforma adatta a realtà aumentata; per interagire basterà dotarsi di visori immersivi e di altri ‘device’ come sensori, dispositivi aptici, guanti e auricolari con i quali sperimentare una esperienza multisensoriale vera e propria. Il tutto alla portata di tutti e così come internet nella fine degli anni ’90 si farà largo a un nuovo mondo, a un nuovo mercato, probabilmente illimitato per le funzionalità disponibili, e a nuovi settori come quello dell’Human Interface.
Perché questo tema è rilevante per noi consulenti finanziari? Il “terziario avanzato” è sempre alla ricerca di nuove idee attrattive e sfruttare il metaverso per creare filiali bancarie virtuali, uffici finanziari ancorché private banker virtuali potrebbe rappresentare una nuova sfida, un nuovo orizzonte, nuove opportunità di crescita. Certo le competenze tecniche non sarebbero comparabili con quelle reali di un professionista che cura la relazione con il proprio cliente anche dal punto di vista umano, ma allora cosa ci resta da fare? Sicuramente tenersi sempre aggiornati sulle evoluzioni del mercato e sulle nuove scoperte, ma soprattutto non smettere mai di instaurare e coltivare relazioni profonde con i nostri clienti diventando dei veri e propri life coach che utilizzano la tecnologia e le innovazioni come facilitatore o strumento operativo e mai non come generatore o realizzatore di sogni.