Le 964 operazioni registrate nel fintech nel primo semestre del 2019 hanno raccolto finanziamenti pari a 37,9 miliardi di dollari
Il calo maggiore si è registrato nel secondo trimestre, con investimenti scesi a 11,8 miliardi
In Europa sono stati realizzati 307 deals per un totale di 13,2 miliardi di dollari
Il calo maggiore si è registrato tra aprile e giugno 2019, con investimenti scesi dai 26 miliardi dei primi tre mesi dell’anno ai soli 11,8 miliardi. Ad evidenziare la tendenza al ribasso dell’industria è l’ultima edizione del report di Kpmg, Pulse of Fintech.
Vecchi e nuovi grandi deal
Nel totale segnalato da Kpmg sono compresi gli ultimi grandi buyout condotti da fondi di private equity internazionali. Tra questi, Kpmg ricorda il finanziamento da 6,9 miliardi di dollari di Dun & Bradstreet negli Stati Uniti da parte di CC Capital, Cannae Holdings, Thomas H. Lee Partners e Black Knight; il buyout da 6 miliardi di Concardis in Germania e quello da 1,3 miliardi di eFront, che ha sede in Francia.
Altre importanti operazioni sono attese per il futuro, tra cui l’acquisizione di Worldpay per circa 43 miliardi di dollari da parte di Fidelity, quella di First Data (22 miliardi) da parte di Fiserv e la fusione di Global Payments e Total System Services, dal valore stimato di circa 21,5 miliardi.
Più deal in Europa e Stati Uniti
In una classifica globale, macro-regionale, Europa e Stati Uniti si posizionano meglio dell’Asia (e specialmente della Cina). Negli Usa nel semestre si sono infatti registrati investimenti per 18,3 miliardi di dollari, distribuiti su 470 operazioni. In Europa sono stati realizzati 307 deals per un totale di 13,2 miliardi di dollari. Le società fintech dell’Asia infine hanno ricevuto 3,6 miliardi di dollari attraverso 102 operazioni.