'Compro adesso pago poi' e crypto il futuro dei pagamenti

8.10.2021
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Durante i lockdown appena passati i consumatori hanno conosciuto il futuro delle transazioni. Buy now pay later, e-money, velocità. E non vogliono tornare indietro. I dati nel World Payments Report di Capgemini
Pagamenti istantanei, e-money, sistemi di sicurezza, customer experience di livello superiore, transazioni super veloci. Sono i pagamenti del futuro, lo standard cui si è abituato l'utente medio dei servizi bancari, soprattutto dal covid in poi. Lo rileva l'ultimo World Payments Report di Capgemini.
Ormai, quasi il 45% dei consumatori utilizza molto spesso i wallet sui dispositivi mobili per effettuare pagamenti, in aumento rispetto al 23% registrato dall'indagine 2020. Ma la rivoluzione non interessa solo gli utenti retail. La stessa tendenza vale anche per le transazioni globali non-cash in ambito B2B, le quali aumenteranno fino a raggiungere i 200 miliardi entro il 2025 (nella scorsa edizione del report erano 121,5).
In generale, con il rimbalzo dei consumi stimato per il 2021, le transazioni non-cash aumenteranno. A trainarle saranno pagamenti istantanei, e-money e metodi di pagamento di nuova generazione, come il Buy Now Pay Later (Bnpl), criptovalute e pagamenti invisibili e biometrici. Bisogna sottolineare però che dopo otto anni di crescita a due cifre, l'ascesa delle transazioni non-cash a livello globale ha subito un rallentamento. Il ritmo di crescita infatti è sceso nel 2020 al 7,8%, dal 16,5% del 2019, a causa di un approccio più cauto dovuto alle condizioni di mercato incerte. Ma tornerà ad aumentare. Si stima infatti (previsioni 2020-2025) che le transazioni senza denaro contante a livello globale accelereranno a un tasso composto di crescita annuale (cagr) di quasi il 20% (18,6%), sulla spinta dei pagamenti di nuova generazione raggiungendo un volume di 1800 miliardi di dollari entro la fine del periodo.
A livello globale, è l'area Asia-Pacifico che sta guidando la rivoluzione dei pagamenti digitali. Entro il 2025, la regione registrerà più della metà di tutte le transazioni non-cash, con un tasso di crescita del 28% nel periodo 2020-2025. In Europa, oltre mezzo miliardo di cittadini dichiara che acquisterà beni o servizi online nel 2021 (compreso un 25,5% rappresentato da transazioni transfrontaliere). Nella stessa area aumenteranno sia i pagamenti effettuati con dispositivi mobili che l'e-commerce transfrontaliero: le transazioni supereranno quota 400 miliardi nel 2025, grazie a un cagr del 13% (previsioni 2020-2025). Si prevede invece che in Nord America i volumi dei pagamenti non-cash si stabilizzeranno, a causa della scarsa crescita delle transazioni con carta di credito o debito e della più lenta adozione dei pagamenti con dispositivi mobili.
Passando dal latto consumer a quello business, il 55% dei dirigenti intervistati ha affermato che la sua priorità di investimento in ambito tech riguarda proprio la modernizzazione dell'infrastruttura di pagamento. Gli interventi più richiesti sono: implementazione di sistemi di pagamento in tempo reale, integrazione con API, migrazione ISO 20022 e migrazione al cloud.
Le aziende orientate al futuro entreranno nella cosiddetta era Payments 4.X, caratterizzata da una customer experience di qualità superiore garantita da dati, infrastrutture condivise, piattaforme ed embedded finance. Per quanto riguarda invece i piani di redditività, la maggior parte delle aziende del settore dei pagamenti ha intrapreso azioni volte al miglioramento del modello operativo, come per esempio investire in terze parti per sviluppare proposte innovative (52%), orchestrare un ecosistema basato su API e passare a un business model basato su piattaforme (45%).
In generale, con il rimbalzo dei consumi stimato per il 2021, le transazioni non-cash aumenteranno. A trainarle saranno pagamenti istantanei, e-money e metodi di pagamento di nuova generazione, come il Buy Now Pay Later (Bnpl), criptovalute e pagamenti invisibili e biometrici. Bisogna sottolineare però che dopo otto anni di crescita a due cifre, l'ascesa delle transazioni non-cash a livello globale ha subito un rallentamento. Il ritmo di crescita infatti è sceso nel 2020 al 7,8%, dal 16,5% del 2019, a causa di un approccio più cauto dovuto alle condizioni di mercato incerte. Ma tornerà ad aumentare. Si stima infatti (previsioni 2020-2025) che le transazioni senza denaro contante a livello globale accelereranno a un tasso composto di crescita annuale (cagr) di quasi il 20% (18,6%), sulla spinta dei pagamenti di nuova generazione raggiungendo un volume di 1800 miliardi di dollari entro la fine del periodo.
A livello globale, è l'area Asia-Pacifico che sta guidando la rivoluzione dei pagamenti digitali. Entro il 2025, la regione registrerà più della metà di tutte le transazioni non-cash, con un tasso di crescita del 28% nel periodo 2020-2025. In Europa, oltre mezzo miliardo di cittadini dichiara che acquisterà beni o servizi online nel 2021 (compreso un 25,5% rappresentato da transazioni transfrontaliere). Nella stessa area aumenteranno sia i pagamenti effettuati con dispositivi mobili che l'e-commerce transfrontaliero: le transazioni supereranno quota 400 miliardi nel 2025, grazie a un cagr del 13% (previsioni 2020-2025). Si prevede invece che in Nord America i volumi dei pagamenti non-cash si stabilizzeranno, a causa della scarsa crescita delle transazioni con carta di credito o debito e della più lenta adozione dei pagamenti con dispositivi mobili.
Passando dal latto consumer a quello business, il 55% dei dirigenti intervistati ha affermato che la sua priorità di investimento in ambito tech riguarda proprio la modernizzazione dell'infrastruttura di pagamento. Gli interventi più richiesti sono: implementazione di sistemi di pagamento in tempo reale, integrazione con API, migrazione ISO 20022 e migrazione al cloud.
Le aziende orientate al futuro entreranno nella cosiddetta era Payments 4.X, caratterizzata da una customer experience di qualità superiore garantita da dati, infrastrutture condivise, piattaforme ed embedded finance. Per quanto riguarda invece i piani di redditività, la maggior parte delle aziende del settore dei pagamenti ha intrapreso azioni volte al miglioramento del modello operativo, come per esempio investire in terze parti per sviluppare proposte innovative (52%), orchestrare un ecosistema basato su API e passare a un business model basato su piattaforme (45%).