Bonus per chi paga con carta e bancomat: tutto ciò che devi sapere

9.9.2020
Tempo di lettura: 3'
Il governo conferma l'obiettivo di far partire il piano di cashback a partire dal prossimo 1° dicembre. Di cosa si tratta e come funzionerebbe il bonus per chi paga con carta e bancomat?
Secondo gli operatori del settore, da 3mila euro complessivi potrebbe scattare un credito a favore del consumatore pari al 10%
Previsto un limite minimo di operazioni da effettuare, volto a incentivare l'utilizzo dei pagamenti digitali anche per i piccoli acquisti
Il bonus si inserisce all'interno di un piano più ampio per combattere l'evasione fiscale e ridurre l'utilizzo dei contanti
Per scalare la montagna da 109 miliardi di euro all'anno di evasione fiscale e acquisire credibilità agli occhi dell'Unione Europea mentre il Recovery Fund raccoglie tutte le attenzioni, il governo italiano conferma l'intenzione di riconoscere un bonus a chi paga con carta e bancomat. Secondo quanto riportato dal presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte in un incontro con i principali prestatori di servizi di pagamento, da Intesa Sanpaolo a Unicredit, da American Express payment services a Postepay, il piano di cashback potrebbe prendere il via il prossimo 1° dicembre.
Come funzionerebbe il bonus
Si tratterebbe di un meccanismo premiale esteso a tutte le spese sostenute con moneta elettronica o altre forme di pagamento tracciato, escluse quelle effettuate online. Secondo gli operatori del settore, da 3mila euro complessivi potrebbe scattare un credito a favore del consumatore pari al 10%, ma resterebbe da decidere la forma (cash o altro). Inoltre, potrebbe essere stabilito un minimo di operazioni da effettuare, volto a incentivare l'utilizzo dei pagamenti digitali anche per i piccoli acquisti. A questo sistema, per il quale è atteso il via libera del Garante della privacy e della Corte dei Conti, potrebbe aggiungersi poi un'estrazione alla lotteria degli scontrini per chi utilizza la moneta elettronica a partire dal 1° gennaio.
Nell'incontro con gli operatori, Conte avrebbe chiesto dunque una maggiore spinta all'adeguamento tecnologico, con l'obiettivo di un dialogo più profondo tra il sistema dei pagamenti e le amministrazioni dello Stato. Le transazioni, infatti, sarebbero rendicontate con la piattaforma PagoPa e altre piattaforme bancarie, per poi trasferire le informazioni all'Agenzia delle Entrate.

Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, anche al suo arrivo a Beirut nella giornata di martedì Conte avrebbe parlato di un incontro “molto positivo” con gli operatori dei servizi di pagamento, sottolineando come si rendano “tutti conto dell'importanza per il Paese perché questo significherà evidentemente incentivare tutti i pagamenti digitali”, rendere più efficiente, trasparente e tracciabile il sistema dei pagamenti e, in prospettiva, “porre le basi per recuperare un'economia sommersa e per disincentivare i pagamenti in nero”.
Il bonus per chi paga con carta e bancomat si inserisce infatti all'interno di un piano più ampio per combattere l'evasione fiscale e ridurre l'utilizzo dei contanti. Il primo luglio è stato già riconosciuto un credito d'imposta del 30% delle commissioni per le transazioni mediante carte di credito, di debito, prepagate o altri strumenti tracciabili, riservato a piccoli esercenti che non abbiano conseguito nel 2019 ricavi superiori a 400mila euro. Inoltre, è stato abbassato il tetto per le operazioni in contanti da 3mila a 2mila euro, che potrebbe toccare i 1.000 euro a partire dal 1° gennaio del 2022. Per non dimenticare che alla fine di luglio, Bancomat, Mastercard e Visa hanno stabilito che la soglia per i pagamenti contactless senza pin salirà da 25 a 50 euro nel 2021.
Il piano cashless
Il bonus per chi paga con carta e bancomat si inserisce infatti all'interno di un piano più ampio per combattere l'evasione fiscale e ridurre l'utilizzo dei contanti. Il primo luglio è stato già riconosciuto un credito d'imposta del 30% delle commissioni per le transazioni mediante carte di credito, di debito, prepagate o altri strumenti tracciabili, riservato a piccoli esercenti che non abbiano conseguito nel 2019 ricavi superiori a 400mila euro. Inoltre, è stato abbassato il tetto per le operazioni in contanti da 3mila a 2mila euro, che potrebbe toccare i 1.000 euro a partire dal 1° gennaio del 2022. Per non dimenticare che alla fine di luglio, Bancomat, Mastercard e Visa hanno stabilito che la soglia per i pagamenti contactless senza pin salirà da 25 a 50 euro nel 2021.