I nuovi trend, che emergono dal report, riguardano temi chiave come il lavoro del futuro, l’industrializzazione dell’intelligenza artificiale e le tecnologie che supportano la diversità
“La pandemia da covid-19 ha sconvolto i piani aziendali dall’oggi al domani e ha costretto le imprese a diventare più flessibili e reattive di quanto avessimo mai potuto immaginare”afferma Lorenzo Cerulli Partner Deloitte e technology & trasformation leader per l’area Deloitte north and south Europe
Ma quali sono i nuovi trend a cui devono prestare attenzione le aziende?
La risposta arriva dal report “Tech trends”, lo studio che esplora tecnologie emergenti, strategie di business e processi di trasformazione digitale nel nuovo contesto socio-economico, con l’obiettivo di offrire insight e consigli utili ai leader aziendali per affrontare le sfide dei prossimi 18-24 mesi.
I nuovi trend, che emergono dal report, riguardano dunque temi chiave come il lavoro del futuro, l’industrializzazione dell’intelligenza artificiale e le tecnologie che supportano diversità, equità e inclusione sociale all’interno dell’organizzazione.
- Strategia ingegnerizzata: secondo il 40% degli intervistati la strategia organizzativa e tecnologica, giocheranno un ruolo sempre più crescente nella business strategy. Ad oggi sono oggi inseparabili, ma in futuro dovranno essere sempre più allineate per il successo dell’azienda. I leader aziendali devono fare ricorso a piattaforme tecnologiche avanzate dotate di capacità di analisi, automazione e intelligenza artificiale (IA), per informare le decisioni strategiche e monitorare i risultati.
- Core revival: la modernizzazione tecnologica dei sistemi aziendali è sempre più un imperativo per cavalcare i cambiamenti strategici, e i leader IT stanno intraprendendo nuovi approcci e tecnologie come la migrazione nel Cloud per liberare il potenziale digitale dell’organizzazione. Si stima infatti che il mercato globale degli applicativi lowcode, che valeva 11,45 miliardi di dollari nel 2019, crescerà ad un tasso del 22,7% fino al 2027.
- Supply un-chained: la disruption indotta dalla pandemia ha mostrato quanto una catena di fornitura resiliente sia un fattore chiave per garantire la continuità del business, tanto che il 97% dei professionisti della supply chain ha dichiarato di aver subito un’interruzione durante la fase più acuta dell’emergenza sanitaria. I produttori, rivenditori, distributori più proiettati verso il futuro stanno utilizzando tecnologie digitali avanzate, analisi di dati, robot e droni per trasformare i centri di costo della supply chain in network orientati al cliente e alla creazione di valore.
- Rinnovare il digital workplace: costrette ad abbracciare il digitale più velocemente che mai (prima della pandemia solo il 15% dei lavoratori beneficiava del lavoro da casa), le organizzazioni stanno mirando ad un nuovo equilibrio che renda le esperienze fisiche più digitali, e quelle digitali più fisiche. Grazie ai dati generati dagli strumenti e dalle piattaforme dei collaboratori che lavorano da remoto, le organizzazioni possono creare ambienti di lavoro prosperi, produttivi e cost-effective che si integrano perfettamente con il lavoro da casa.
- Fisico più digitale, la nuova formula per esperienze personalizzate: le interazioni online e offline non saranno più esperienze separate.
- Tecnologie per un ambiente di lavoro equo e inclusivo: oggi il 96% degli Ad considera diversità, equità e inclusione (Dei) una priorità strategica per l’azienda. Le organizzazioni hanno a disposizione strumenti sempre più sofisticati per supportare questo tipo di iniziative lungo l’intero percorso professionale dei collaboratori, rendendo il processo decisionale sempre più basato sui dati. Attenzione però perché solo il 13% degli intervistati crede che la sua organizzazione sia pronta per affrontare questa sfida.
- Industrializzare machine learning (Ml) e intelligenza artificiale (IA): le aziende stanno realizzando che è sempre più necessario “industrializzare” modelli di Ml e AI, fattori chiave delle prestazioni organizzative che aiutano a fare previsioni, prendere decisioni, rivelare anomalie e generare insight. Si prevede che il mercato delle Machine learning operations crescerà fino a raggiungere 4 miliardi di dollari entro il 2025.
- Machine data revolution, alimentiamo le macchine: il mercato delle tecnologie Ml sta crescendo a un tasso del 44% annuo e si stima che raggiungerà un valore di 8,8 miliardi di dollari entro il 2022. Per raggiungere i benefici di IA e Machine learning, i dati devono essere però pensati sin dall’origine per il loro utilizzo da parte delle macchine, non per quello umano, inducendo le organizzazioni a ripensare gestione, acquisizione e organizzazione dei dati.
- Zero trust, mai fidarsi, verificare sempre: le aziende moderne devono cambiare approccio alla cybersecurity.
“La pandemia da covid-19 ha sconvolto i piani aziendali dall’oggi al domani e ha costretto le imprese a diventare più flessibili e reattive di quanto avessimo mai potuto immaginare, comprimendo i tempi di implementazione delle tecnologie che solitamente richiedono anni in settimane” – afferma Lorenzo Cerulli. “Questo momento così critico ha portato a cambiamenti significativi, ma vediamo all’orizzonte un contesto socio-economico più promettente rispetto agli eventi turbolenti dello scorso anno, in cui sarà fondamentale capitalizzare ciò che abbiamo imparato. Per il rilancio del sistema Paese è fondamentale sviluppare un piano integrato che, grazie alle opportunità offerte dal programma Next Gen Ue, riesca a porre le giuste basi per una crescita strutturale e sostenibile nel lungo periodo” conclude Cerulli