Kiplinger, sito d’informazione economico finanziaria, ha fatto il punto su quelle che a suo avviso sono le criptovalute dal futuro più roseo
Il mercato delle criptovalute a inizio maggio ha raggiunto la capitalizzazione di 2500 miliardi di dollari. Il Bitcoin è tallonato da Ethereum. Il Dogecoin nell’ultimo anno ha restituito performance a quattro zeri
Ethereum: se Bitcoin è come l’oro digitale, Ethereum è come possedere un pezzo di internet. Ethereum, la criptovaluta più famosa dopo Bitcoin, rispetto a quest’ultima è una valuta digitale più versatile, tanto da essere stata paragonata a internet per la molteplicità degli ambiti possibili di applicazione. La sua utilità è stata da ultimo evidente con l’applicazione ai token non fungibili, gli nft. Questo è probabilmente stato uno dei motivi per cui Ethereum ha eclissato i rendimenti di bitcoin non solo negli ultimi mesi e nell’ultimo anno, ma anche negli ultimi cinque anni. A differenza di Bitcoin, Ethereum non ha un limite massimo di offerta. Anche se teoricamente infinito, il tasso di nuove emissioni di Ethereum è stato sostanzialmente ridotto negli ultimi anni. Se la sua sovraperformance rispetto a Bitcoin dovesse continuare, Ethereum si ritroverebbe presto ad essere la prima criptovaluta per capitalizzazione.
Litecoin: “Se il Bitcoin è molto simile all’oro, il Litecoin è molto simile all’argento” sostiene Charlie Lee, fondatore della criptovaluta. Come Bitcoin, anche Litecoin funziona come una valuta peer-to-peer. Se ne differenzia invece per avere tempi di transazione più veloci e una migliore efficienza di memorizzazione. Recentemente il Litecoin è stato utilizzato per la vendita di una Lamborghini da 300.000 dollari e la vendita da 1,68 milioni di dollari di una figurina di Tom Brady. Inoltre, il Litecoin è stato annoverato dalle società finanziarie tradizionali come criptovalute che possono essere utilizzate per facilitare i pagamenti. In aprile, Venmo di PayPal ha elencato Litecoin come una delle criptovalute che gli utenti possono acquistare e vendere sull’applicazione. Litecoin ha un hard cap di 84 milioni di monete, quattro volte quello di Bitcoin.
Dogecoin: creata nel 2013 e basata su un meme popolare, la criptovaluta è stata la protagonista indiscussa della prima metà del 2021. Nell’ultimo anno, un trader con un tempismo perfetto avrebbe potuto guadagnare circa il 20.000% di rendimento sulla criptovaluta. Al suo picco, la moneta aveva un market cap di circa 92 miliardi di dollari, rendendola una delle più grandi criptovalute. Elon Musk, che ha sostenuto l’ascesa di prezzo della criptovaluta autoproclamandosi “Dogefather”, ha scherzato “probabilmente il risultato più divertente sarebbe che Dogecoin diventi la moneta del futuro”. Musk a parte, dietro il meme è una criptovaluta interessante open-source e peer-to-peer. Tra alcuni dei suoi usi: il suo basso prezzo l’ha resa attraente per le mance online e come ricompensa per la compilazione di sondaggi pagati. Ci sono tuttavia degli aspetti negativi. Per esempio, non c’è un limite al numero massimo di Dogecoin che possono essere creati. Quindi, proprio come i dollari, gli euro e le altre valute fiat, il rally di Dogecoin potrebbe un giorno finire quando le criptovalute con offerta finita guadagneranno più interesse da parte degli investitori.