La tendenza alle attività filantropiche è però in aumento da dieci anni a questa parte; sia per l’aumento del numero dei ricchi, che della ricchezza. Le donazioni degli uhnwi sono cresciute a un ritmo del 4,1%, mentre quelle dei non ultra ricchi sono aumentate del 2,9%. Quelle delle istituzioni pubbliche invece hanno accelerato dell’1,5%. Dalla crisi del 2008 è aumentata la disuguaglianza sociale, la povertà dei più poveri, l’attività degli enti benefici. Sono emersi allo stesso tempo nuovi veicoli di investimento cosiddetti a impatto per veicolare in maniera efficiente i fondi elargiti a fini filantropici.
Suddividendo geograficamente le donazioni per il 2020, si evince che i più generosi sono stati i nordamericani: se Paperon de’ Paperoni non era un esempio di generosità, i suoi “colleghi” connazionali si sono prodigati infatti donando 85 miliardi di dollari. Con gli ultra ricchi del Canada la beneficenza arriva a 91 miliardi (51,6% del totale). Numeri che riflettono la solida ricchezza di quelle aree geografiche e la loro lunga tradizione delle donazioni. Seconda arriva l’Europa, con quasi il 30% della torta (51,7 miliardi di dollari). La forza dei sistemi di stato sociale nel Vecchio Continente in un certo senso disincentiva le donazioni private, a differenza che negli Usa, dove la mancanza di veri ammortizzatori sociali chiama interventi suppletivi. Gli europei restano comunque più generosi degli uhnwi asiatici, anche se questi ultimi sono più numerosi. Gli ultra ricchi d’Asia contano solo per il 12% delle donazioni totali (21,5 miliardi).
Tratti comuni e differenze
Ma cos’hanno in comune i donatori più abbienti del mondo? Sono uomini (nove su dieci) e hanno più di 60 anni. In nord America mediamente 68 anni, 60 in Asia. Il 40% dei benefattori Usa ha più di 70 anni, percentuale che scende di 10 volte in Cina. In particolare, i ricchi che hanno la propria fondazione privata con cui fanno beneficenza tendono a essere più anziani degli altri. In generale, i più generosi sono coloro che si sono fatti da sé, i self-made man, soprattutto in Usa (75% del totale uhnwi) e Asia (74%). In Euopa la percentuale cala un po’ (66%). Il settore di provenienza dei filantropi è soprattutto quello di banche e finanza. Il campo prediletto di destinazione dei fondi è quello dell’istruzione.