Fai e Intesa, emozioni territoriali per i Luoghi del cuore

Teresa Scarale
Teresa Scarale
24.3.2021
Tempo di lettura: 5'
Con eccezionale partecipazione di pubblico si è chiuso a dicembre il decimo censimento sui luoghi del cuore del Fondo Ambiente Italiano. Un'edizione segnata – in positivo – dalla crisi e che ha testimoniato l'amore degli italiani per il patrimonio storico-ambientale del paese. Ne abbiamo parlato con Paola Musso, responsabile corporate image di Intesa San Paolo

I Luoghi del cuore del Fai, col sostegno di Intesa


Nel 2020 il Fai – Fondo Ambiente Italiano ha riportato il miglior risultato di sempre per il suo censimento annuale. Una partecipazione che, nell'anno della crisi pandemica, si carica di un significato preciso. L'Italia è viva e fiera delle proprie bellezze. «Chi avrebbe potuto immaginarlo», racconta a We Wealth Paola Musso, referente di Intesa Sanpaolo per il Fai. «Era il 6 maggio 2020, eravamo appena usciti dal primo, durissimo lockdown. Dovevamo decidere se dare o meno il via alla decima edizione de “I Luoghi del Cuore”, un invito rivolto a tutti gli italiani in un anno drammatico. Per un attimo abbiamo esitato, ma poi non abbiamo avuto alcun dubbio. Più che mai, bisognava dare un forte segnale d'amore al nostro paese».
Così, il Fai in collaborazione con Intesa Sanpaolo ha chiamato gli italiani a votare i luoghi a loro più cari, quelli di cui avevano sentito fortemente la mancanza nei giorni passati rinchiusi in casa e a cui avrebbero voluto assicurare, grazie a questo censimento, tutela e valorizzazione. I voti raccolti fino al 15 dicembre, giorno di chiusura dell'iniziativa, sono stati 2.353.932, il miglior risultato di sempre, con oltre 39.500 luoghi segnalati in 6.504 comuni d'Italia (in pratica, l'82,3% del totale).

Quanto si è fatto sentire l'impatto emotivo del momento sull'esito della classifica? «Moltissimo. La votazione ha avuto il sapore di un riscatto. C'è stata infatti anche una classifica speciale dedicata ai Luoghi storici della salute. Un faro di gratitudine nei confronti degli operatori sanitari». La classifica ha visto trionfare la Chiesa e l'Ospedale di Ignazio Gardella ad Alessandria, quinta nella classifica generale. In lista anche il Complesso Morelli di Sondalo (So), avanguardistico villaggio-sanatorio degli anni Trenta, chiese legate a complessi di cura, farmacie storiche, conventi e ville che hanno mutato destinazione, come l'Ambrogiana di Montelupo Fiorentino (FI), residenza medicea divenuta nel 1886 primo manicomio criminale del Regno d'Italia, i giardini dell'Ospedale Militare di Taranto, dove per un particolare microclima si trovano specie di collina e tipiche del sottobosco.
Intesa Sanpaolo affianca il progetto Fai dal 2004, una iniziativa che è «sintesi della vocazione territoriale della banca e del nostro senso di responsabilità nei confronti delle comunità in cui operiamo, nonché del nostro essere vivace operatore culturale del paese. I luoghi del cuore sono diventati sempre più importanti con gli anni, un fenomeno progredito al di là di ogni aspettativa: nove milioni e 600mila voti nel corso di dieci edizioni. Senza dimenticare il crescente successo delle giornate Fai primaverili e autunnali».
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Paola Musso, responsabile corporate image di Intesa Sanpaolo
L'iniziativa I luoghi del cuore, prosegue Paola Musso, è servita a mappare il patrimonio artistico-ambientale italiano, anche e soprattutto nei suoi luoghi e immobili meno noti e considerati a torto “minori”. «Si tratta di un progetto di estrema concretezza in termini di ricaduta sugli interventi di recupero, valorizzazione e sostegno. Al momento, ne sono 119-120 in tutta Italia, equidistribuiti sul territorio. Si spazia dalle opere architettoniche ai beni ecclesiastici, civili, naturalistici, urbani. L'ampiezza di vedute sottostante è uno dei motori che negli anni ha fatto appassionare la popolazione». Il numero degli interventi è consistente. Ciò permette, spiega Musso, di dare contributi più pesanti ai primi classificati (50, 40, 30mila euro, a cui si aggiungeranno 5.000 euro extra per i due siti che hanno superato 50.000 voti).
«Si tratta di un meccanismo articolato, che richiede progettualità». Sono previsti interventi anche per i luoghi che abbiano avuto più di 2000 voti. «Nel momento in cui vengono resi pubblici gli interventi, il censimento viene puntualmente rendicontato. Una solidità che Intesa Sanpaolo può garantire».
E la collaborazione con i privati, anche hnwi? «È trasversale. Quello che lega gli amici del Fai è l'insieme delle emozioni territoriali. Tuttavia è indiscutibile che ci sia una elevata partecipazione attiva di alcune figure di riferimento e di alcune famiglie che hanno un legame particolare con i propri territori di origine. Esse si fanno promotrici della rappresentanza del Fai stesso, favorendo il livello il coinvolgimento della popolazione», conclude Paola Musso. Aspetto su cui non c'è nessun dubbio. Di seguito, i primi cinque classificati fra i Luoghi del cuore 2020:

1. Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza (Cuneo-Ventimiglia)

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Opera che fonde la natura aspra delle Alpi Marittime con l'ingegno umano. Ideata da Cavour a metà Ottocento, quando Nizza era sabauda, nei suoi 96 km di lunghezza include 33 gallerie e 27 ponti e viadotti, coprendo un dislivello di 1.000 metri e toccando 18 Comuni, in gran parte borghi montani. Semidistrutta dai tedeschi in ritirata nel 1943, ricostruita negli anni Settanta con un accordo italo- francese da rinnovare, la ferrovia è un'infrastruttura necessaria per i residenti, con importanti potenzialità turistiche. Nel 2013 ha rischiato la dismissione ed è interrotta dallo scorso ottobre 2020 a causa dello smottamento del Colle di Tenda causato dall'alluvione che ha isolato la Val Roya.
Foto di Federico Santagati. Courtesy Fai

2. Castello di Sammezzano, Reggello (FI)

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Edificio senza pari in Italia, con pochi confronti anche a livello internazionale per la rievocazione in 13 sale monumentali di capolavori architettonici di arte indiana e moresca, già vincitore dell'ottavo censimento “I Luoghi del Cuore” (anno 2016). Incagliato in una complessa situazione proprietaria, che ha visto avvicendarsi in anni recenti aste andate deserte e società in liquidazione, il castello, insieme al parco di 190 ettari che lo circonda, è da decenni in stato di grave abbandono ed è privo di tutti gli arredi storici. A fine 2019 è tornato proprietà della Sammezzano Castle srl, uscita da una procedura di fallimento, ma i comitati Savesammezzano e FPXA sono tornati a raccogliere i voti per tenere alta l'attenzione su un bene che merita di essere recuperato e fruito.
Foto di Michele Squillantini. Courtesy Fai

Brescia, Castello

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Possente fortezza che rispecchia nelle sue stratificazioni la storia della città, dalla fondazione in epoca romana al dominio visconteo, dal governo della Serenissima fino all'epoca austriaca, che lo ha visto protagonista del Risorgimento cittadino. Ospita un percorso museale ed è sede di eventi. La raccolta voti, a cui hanno aderito anche varie istituzioni, associazioni e aziende del territorio, è stata promossa dal comitato Amici del Cidneo onlus, nato per valorizzare il castello e il Colle Cidneo, considerati un unicum in Italia per dimensioni, ampiezza di aree verdi e posizione.
Archivio. Courtesy Fai

4. La via delle Collegiate, San Giorgio, Modica (RG)

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Un percorso che unisce idealmente il Duomo di San Giorgio e le chiese di San Pietro e Santa Maria di Betlem, testimonianza della storia della città lungo i secoli, dal tardo-gotico al tardo-barocco. Il comitato Le collegiate di Modica #culturacheunisce si è costituito per il censimento, per valorizzare e promuovere interventi di recupero per il grande patrimonio qui conservato, che rischia di deteriorarsi.
Foto di Katia Campione. Courtesy Fai

5. Chiesa di Ignazio Gardella, Alessandria

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Mentre l'ospedale è stato risistemato ed è funzionante, la chiesa, opera prima del grande architetto razionalista, versa in profondo stato di degrado e necessita di tempestivi restauri.
Foto di Elena Franco Hospitalia. Courtesy Fai
Caporedattore Pleasure Asset. Giornalista professionista, garganica, è laureata in Discipline Economiche e Sociali presso l'Università Bocconi di Milano. Scrive di finanza, economia, mercati dell'arte e del lusso. In We Wealth dalla sua fondazione
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