Le infrastrutture sono un’interessante opportunità d’investimento anche perché l’Italia, e più in generale il sud Europa, dispongono di un numero minore di risorse strutturali a livello storico e di un maggiore potenziale turistico
Gli investimenti in venture capital stanno crescendo significativamente anche in Italia, con circa 550 milioni di euro investiti nelle startup italiane nel primo semestre, con la proiezione di raggiungere un miliardo di euro a fine anno
Le banche sono concentrate a salvare le aziende in crisi e i clienti retail, per cui i finanziamenti alle operazioni di fusioni e acquisizioni, effettuati sovente tramite il private debt, sono meno presidiati. Inoltre, dato che il nostro paese è arrivato tardi a impiegare questa asset class, c’è molto potenziale e i fondi che ci investono offrono ottimi rendimenti
Oltre che il private debt, nel nostro paese sta crescendo significativamente anche il venture capital: solo nel primo semestre del 2021 sono stati investiti circa 550 milioni di euro nelle startup italiane, con la proiezione di raggiungere un miliardo di euro a fine anno. Si è verificata un’accelerazione a livello globale anche nelle exit, che hanno già superato il totale realizzato nel 2020. Inoltre il venture capital, secondo dati di PitchBook, è l’asset class che è andata meglio nei private market in termini di ritorno dell’investimento. “Pensiamo che questo trend consolidato e di lungo periodo sia destinato a crescere ulteriormente nel 2022, con importante creazione di valore. Ecco perché ritengo che il venture capital sia l’asset class del momento”, chiarisce Luigi Capello, ceo di LVenture Group, holding di partecipazioni quotata su Euronext Milano che investe in startup digitali e ne accelera il processo di sviluppo. Il mercato italiano sta crescendo grazie a una platea sempre più ampia di investitori, dal retail al family office, fino alle grandi aziende, sempre più attive nel corporate venture capital.
“L’investimento nelle startup italiane è oggi una grande opportunità, potendo contare su valori di arbitraggio nelle valutazioni che consentono maggiori ritorni. Infine, i recenti provvedimenti normativi, dalla defiscalizzazione del capital gain, agli ulteriori 2 miliardi di euro destinati a rafforzare le attività di Cdp Venture Capital sgr, dimostrano che l’Italia sta riconoscendo il ruolo del venture capital come abilitatore di innovazione, competitività e creazione di valore dell’intero sistema economico e sociale”, evidenzia Capello. Che assicura: “Il venture capital è il nostro core-business e continueremo ad investire nelle startup early-stage più promettenti, grazie ai nostri programmi di accelerazione, nel settore del digitale in senso ampio, nel cleantech e in altri settori verticali con lo sviluppo di nuovi acceleratori. Proseguiremo inoltre nell’attività di valorizzazione del portafoglio, in particolare delle startup Star, per attrarre nuovi investitori e incrementarne il valore, al fine di cogliere interessanti opportunità di exit”, ha concluso il ceo di LVenture.
(Articolo tratto dal magazine We Wealth di dicembre 2021)