La recessione di quest’anno sarà la più profonda dalla Grande Depressione degli anni ’30, ma avrà anche vita breve. Una delle conseguenze sarà dunque proprio un forte calo nella domanda di assicurazioni
Il rapporto stima come per il 2020 i volumi dei premi totali nei mercati avanzati (vita e non vita) diminuiranno del 4% e torneranno in una crescita positiva di oltre il 2% nel 2021
La recessione di quest’anno sarà la più profonda dalla Grande Depressione degli anni ’30, ma avrà anche vita breve. Una delle conseguenze sarà dunque proprio un forte calo nella domanda di assicurazioni. Dopo una crescita del 2,2% nel 2019, i premi sulla vita globale dovrebbero contrarsi del 6% nel 2020. E inoltre, a causa dei tassi di interesse più bassi, i prodotti di risparmio saranno più colpiti, mentre le coperture legate alla mortalità saranno più stabili.
Il rapporto stima dunque come per il 2020 i volumi dei premi totali nei mercati avanzati (vita e non vita) diminuiranno del 4% e torneranno in una crescita positiva di oltre il 2% nel 2021. Nei mercati emergenti, la crescita dei premi rimarrà invece in territorio positivo in entrambi gli anni, (1% nel 2020 e del 7% nel 2021).
Per quanto riguarda poi la capacità di assorbire gli shock. Swiss Re sottolinea come, anche se le prospettive sono incerte, il settore assicurativo è molto ben capitalizzato. Certamente la redditività del mondo insurance sarà messa alla prova e le compagnie dovranno affrontare delle perdite, legate alla pandemia, ma rimane una forte stabilità dell’interno settore.“La posizione patrimoniale del settore dovrebbe essere in grado di gestire lo shock Covid-19″. Le stime più pessimistiche dei sinistri totali dei rami property e casualty secondo la maggior parte delle analisi assicurative esterne è di 100 miliardi di dollari, di entità simile alle perdite causate dagli uragani Harvey, Irma e Maria nel 2017, che il settore ha assorbito”, ha dichiarato Haegeli.
“L’esperienza Covid-19 evidenzia l’importanza della copertura assicurativa per le pandemie. È una lezione per gli assicuratori e i responsabili politici che, nell’interesse della stabilità sociale ed economica a lungo termine, dovrebbero cercare di sviluppare più soluzioni di partenariato pubblico-privato per i rischi di pandemia”. Da sottolineare infine, che accanto alle perdite e alle difficoltà che il settore assicurativo dovrà affrontare ci sono anche nuove opportunità. Il,Covid-19 ha infatti acceso il fare non solo sul lato della salute ma anche sul lato aziendale. Si devono infatti iniziare a pensare e sviluppare possibili soluzioni nel caso di interruzione di attività.