Il settore assicurativo italiano ha raccolto premi per oltre 150 miliardi di euro (-5%). Il ramo vita ha registrato un calo del 5,8% e quello danni del 2,3%
Nel primo lockdown la diminuzione dei premi vita è stata di quasi il 40% rispetto allo stesso periodo del 2019
Nel secondo semestre dell’anno, con il secondo lockdown, i risultati dei due settori (danni e vita) sono migliorati
La pandemia ha colpito anche il mondo assicurativo. La raccolta premi nel 2020 si è ridotta fortemente a causa dei vari lockdown (da marzo a maggio) per poi recuperare gradualmente nella seconda metà dell’anno. Il settore assicurativo italiano ha raccolto premi per oltre 150 miliardi di euro (-5%). Il ramo vita ha registrato un calo del 5,8% e quello danni del 2,3%.
Andando ad analizzare le varie componenti si scopre come, secondo i dati raccolti dall’Ania il volume dei premi contabilizzati (vita e danni), per quanto riguarda le imprese nazionali, ha sfiorato i 135 miliardi, chiudendo l’anno con un calo del 4% rispetto al 2019. In particolare, le famiglie italiane hanno destinato oltre 100 miliardi dei loro risparmi per l’acquisto di assicurazioni vita (-4,4% rispetto al 2019), mentre i premi corrisposti da individui e imprese per proteggere i propri beni e i propri patrimoni attraverso l’acquisto di coperture danni contro eventi avversi sono stati pari a 33,5 miliardi (-2,3% rispetto al 2019). “Si è trattata di una riduzione meno allarmante di quella che si era delineata nei primi mesi della pandemia”, sottolinea la nota.
Nella prima fase del lockdown, rigido e totale iniziato a marzo e durato fino a maggio, si è infatti verificata una brusca e repentina contrazione dei premi, sia per le difficoltà oggettive che avevano le persone a muoversi per poter raggiungere, ad esempio, le sedi agenziali sia perché le procedure di accesso nei luoghi pubblici (solo su appuntamento e con regole rigide di entrata) scoraggiavano la clientela ad assicurarsi. In particolare, nel periodo di lockdown la diminuzione dei premi vita è stata di quasi il 40% rispetto allo stesso periodo del 2019 mentre per il settore danni il calo è stato di circa il 10%. Nel secondo semestre dell’anno, con il secondo lockdown, i risultati dei due settori (danni e vita) sono migliorati, con dinamiche differenti. Il settore danni ha ridotto la decrescita a circa l’1% , mentre quello vita ha mostrato un’inversione di tendenza più netta registrando una crescita di quasi il 2%. “Questi miglioramenti non sono però riusciti a controbilanciare completamente la drastica perdita di raccolta premi che si era registrata almeno fino a fine maggio”, continua la nota.
Spostando il focus sulle imprese europee che operano in Italia si è registrato nel 2020 una riduzione dei premi pari al 13,9%. Il volume raccolto da queste realtà è stato pari a circa 7,5 miliardi. Per quanto riguarda invece le imprese che lavorano in libera prestazione di servizi (Lps), queste hanno contabilizzato premi per circa 9 miliardi (solo vita e polizze linked), registrando una contrazione leggermente inferiore alle rappresentanze europee (-12,3% rispetto al 2019).
Nel primo lockdown la diminuzione dei premi vita è stata di quasi il 40% rispetto allo stesso periodo del 2019Nel secondo semestre dell’anno, con il secondo lockdown, i risultati dei due settori (danni e vita) sono migliorati
La pandemia ha colpito anche il mondo assicurativo. La raccolta premi n…
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