La donna ha un gap a livello di pensione del – 27%. Sara, percepirà una pensione Inps pari a circa 2/3 di quella di Davide
Il gap tra i due si ridurrebbe con la previdenza complementare. Si passa infatti da un -27% ad un -8%, guadagnando dunque 19 punti percentuali
Ma cosa succederebbe se entrambi, oggi, decidessero di aderire alla previdenza complementare? Secondo l’analisi avrebbero un aumento della pensione mensile (+25% Sara e +26% Davide). Inoltre, il divario previdenziale tra i due si ridurrebbe. Si passa infatti da un -27% ad un -8%, guadagnando dunque 19 punti percentuali.
Il pensare ad una pensione complementare è di fondamentale importanza, soprattutto per le donne, che nel mondo del lavoro sono svantaggiate rispetto agli uomini. Diverse ricerche e professionisti sottolineano come è sempre meglio pensare a queste soluzioni già in giovane età, in modo da “accumulare” il più possibile nel corso degli anni. Il problema in questo caso è che si arrivare a percepire uno stipendio “decente” non da giovanissimi, e questo scoraggia molti ad avvicinarsi ad una soluzione di previdenza complementare. Accanto a questo problema c’è però anche un mancanza di cultura finanziaria. Secondo l’analisi il 71% degli italiani non conosce 3 concetti finanziari di base. E solo il 22% di coloro ben preparati è donna (contro il 33% degli uomini). Inoltre, il 43,4% delle donne dichiara che la propria situazione finanziaria le genera ansia (contro il 29,6% degli uomini). La debolezza finanziare delle donne è però un problema anche se affiancato alla longevità. Il sesso femminile ha infatti un’aspettativa di vita di 84,9 anni contro gli 80 degli uomini. Ed è proprio per questo che le donne dovrebbero tutelarsi di più.