Nel 2020 gli investimenti del comparto italiano sono stati pari a 814,8 miliardi di euro, cui si aggiungono ulteriori 195,8 miliardi relativi alle sole polizze vita linked
I titoli di Stato, in particolare italiani, restano il piatto forte nel menu d’investimento delle compagnie assicurative tricolore
In generale, lo stile d’investimento delle assicurazioni è fortemente orientato al lungo termine, privilegia l’asset class obbligazionaria, e i titoli vengono solitamente mantenuti fino a scadenza. Come vedremo nel dettaglio, per le assicurazioni italiane i titoli di Stato sono il “piatto principale” del menu d’investimento.
Le ragioni di questo stile d’investimento sono legate a doppio filo all’esigenza di far corrispondere in ogni momento “le attività e le passività”, il che consente alle imprese di assicurazione “di rispettare in ogni momento gli impegni nei confronti dei propri assicurati”, ha spiegato Itinerari Previdenziali nel suo ultimo rapporto sugli investitori istituzionali. Le imprese assicuratrici, dunque, devono “avere accesso a un ampio range di attivi da far corrispondere alle proprie passività al fine di consentire al proprio portafoglio una sufficiente diversificazione”.
Quali sono dunque gli elementi che compongono gli investimenti delle assicurazioni italiane? Per prima cosa è utile distinguere il portafoglio direttamente gestito dalle assicurazioni (che rappresenta il 72,3% del totale) da quello affidato ad altri soggetti, tipicamente asset manager. Nel complesso, la composizione di portafoglio delle assicurazioni, nel 2020, è stata la seguente:
- Titoli di Stato italiani (34%),
- fondi Oicvm (26,6%),
- obbligazioni societarie (16,3%),
- titoli di stato stranieri (10%).
Le azioni, invece, costituiscono meno del 2% dell’allocazione. Per la parte relativa ai fondi, che è andata in crescendo negli ultimi anni, viene privilegiato l’investimento in bond ad elevato rating (26%), bond ad alto rendimento (5%), titoli governativi (8%) e strumenti di mercato monetario (15,1%).
L’importanza dei titoli di Stato nel portafoglio delle assicurazioni non è esclusiva delle compagnie italiane, anche se le percentuali variano molto da Paese a Paese. In Spagna tale rilevanza è ancora più elevata (rappresentano il 59% degli investimenti, esclusa componente linked), mentre si riduce sensibilmente in Francia (34%) e ancor di più in Germania e Regno Unito (20%).
Quanto ai bond societari preferiti dalle assicurazioni, ha fatto notare l’Ivass nella sua ultima relazione, sono fortemente sbilanciati sul comparto finanziario:
“Gli investimenti in titoli corporate delle polizze vita (with profit) e di quelle a copertura di un rischio (esclusi quelli per le polizze index e unit-linked) evidenziano una forte concentrazione nel settore finanziario e assicurativo (70,7%) e un significativo ricorso a titoli del settore manifatturiero (8,7%)”, ha scitto l’Ivass. “Gli impieghi a fronte delle polizze linked sono connotati dalla quasi totale presenza di titoli del settore finanziario e assicurativo (94,6%)”.