“Storicamente, il risparmiatore medio italiano richiede prodotti che non espongano a un rischio eccessivo e che assicurino un elevato livello di sicurezza”, commenta Alessio Guerriero. “A tal proposito, BCC Vita – Unica è una polizza multiramo sottoscrivibile sia con la modalità PIC che PAC, con prestazione addizionale in caso di decesso e che offre al sottoscrittore la possibilità di diversificare l’investimento attraverso una combinazione di due componenti: la prima una gestione separata(BCC Vita Futuro) e la seconda, a discrezione del contraente sottoscrittore, o fondi interni (quattro in tutto, con differenti obiettivi in termini di preservazione del capitale e massimizzazione del rendimento) o fondi esterni (una selezione di 110 Oicr)”.
In tal senso, “una soluzione come BCC Vita – Unica permette di soddisfare principalmente tre condizioni: protezione, tramite la combinazione di una parte di gestione separata e una parte destinata all’investimento; diversificazione, grazie alla scelta in capo all’investitore su come e in cosa impegnare il proprio patrimonio; flessibilità e personalizzazione, grazie ad una serie di opzioni o elementi caratterizzanti attivabili senza costi aggiuntivi, stand alone e/o in step successivi alla sottoscrizione, tra cui quelli di uscita graduale (decumulo), limitazione delle perdite (stop loss), capitalizzazione dei guadagni (take profit), reddito per terzi soggetti (rendita) e revisione dell’approccio rendimento/rischio (switch)”.
Inoltre, in funzione dell’importo che il cliente intende investire nella polizza, sono disponibili due alternative configurazioni, tra loro differenti per il grado di utilità soggettiva, ma equivalenti in termini di reddittività. Si tratta di una tariffa denominata Top (per importi superiori ai 150 mila) e una tariffa denominata Standard (per importi sia under che over 150 mila). “Per quanto riguarda la prima delle due soluzioni, la tariffa Top presenta un interessante trade off rispetto alla Standard. Essa infatti, oltre a non applicare per il cliente costi iniziali d’ingresso prevede un bonus a suo favore del valore del 2,00% sulla quota investita nella componete di Ramo III e l 1,00% per il distributore per la medesima quota investita conclude Guerriero.