Intervengono alcuni dei maggiori esperti di longevità a livello mondiale, tra i quali Joe Coughlin, fondatore dell’Age Lab del Mit di Boston.
Due tavole rotonde dedicate all’evoluzione della consulenza patrimoniale e alle strategie d’investimento coerenti con un aumento delle aspettative di vita.
Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici italiani, in collegamento, approfondirà le implicazioni della longevity per le finanze pubbliche.
Nel mondo sviluppato, oltre la metà dei nati negli anni ’90 vivrà oltre i 100 anni. Già oggi, però, le aspettative di vita superano, in Italia, gli 80 anni. E nei prossimi 30, calcola Istat, saliranno a 85 anni per gli uomini e a 90 per le donne. L’aumento della longevity e dei longevi, del resto, è un tratto comune a molte economie, anche in Oriente. Basti pensare che entro il 2050, gli over-60 cinesi eguaglieranno l’intera popolazione degli Stati Uniti, 400 milioni di persone.
La Longevity economy
Le nuove coordinate della longevità sono già scritte nei numeri. Hanno implicazioni determinanti per la vita dei singoli, per l’economia – specialmente in un Paese come l’Italia, che sconta un indice di vecchiaia (rapporto tra anziani e giovani) e un tasso di fecondità tra i più problematici al mondo. Sicuramente toccano da vicino l’industria dei servizi finanziari. Se non altro perché questa nuova longevità offre opportunità sorprendenti, che fino ad oggi sono state solo in minima parte messe a fuoco e valorizzate.
Non si tratta, infatti, di immaginare semplicemente un mondo con più anziani e più longevi. Ma di
costruire – da zero, o quasi –
una nuova economia delle longevità: significa smontare la narrazione imperante, sviluppata sull’equazione “vecchio uguale stanco, marginale, fuori dai giochi”. Significa ripensare il pensionamento e – per chi si occupa di wealth management – l’approccio alla consulenza patrimoniale.
Quindi anche il ruolo dei servizi finanziari, i portafogli d’investimento, le soluzioni in campo assicurativo e previdenziale, la logica del passaggio generazionale. Tutto questo, partendo dalla consapevolezza che le persone tendono a sottostimare la propria longevità. E se è vero che, ragionevolmente, si può immaginare un orizzonte di vita di 20, 25 o 30 anni dopo la pensione, la pianificazione patrimoniale dovrà essere sviluppata in modo coerente, partendo da nuovi paradigmi.
Il primo Forum digitale sulla Longevity
Sono i temi centrali che saranno affrontati nel Primo Forum italiano dedicato alla Longevity, organizzato da We Wealth martedì 26 gennaio, a partire dalle ore 9, in collaborazione con Ali, Active Longevity Institute, un centro di ricerca e di consulenza specializzato su questa tematica.
CLICCA QUI PER SEGUIRE L’EVENTO
Gli ospiti internazionali
L’evento vedrà la partecipazione di alcuni dei più grandi esperti di longevity e di consulenza patrimoniale a livello internazionale:
- Joe Coughlin, fondatore e direttore dell’Age Lab del Mit (Massachussetts Institute of Technology) di Boston.
- Nicola Palmarini, direttore del Nica, il National innovation centre for Aging di New Castle, un istituto di ricerca britannico che si occupa di studi legati all’invecchiamento
- John Diehl, senior vice president di Hartford Funds, considerato un grande interprete di un modello di consulenza basato sui nuovi paradigmi della longevity.
Nel corso della mattinata interverrà, in collegamento, Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici Italiani: si soffermerà sull’aumento delle aspettative di vita e sulle implicazioni legate alle finanze pubbliche, proponendo la sua ricetta per una longevity sostenibile.
La prima tavola rotonda
Sono previste due tavole rotonde: la prima dedicata al
Nuovo volto del wealth management: un confronto a sei voci tra alcuni dei principali protagonisti del wealth management, in dialogo con autorevolissimi, professionisti, docenti, consulenti, formatori.
Interverranno:
- Joe Capobianco, partner di A.L.I. (Active Longevity Institute) e senior advisor di Kpmg
- Andrea Carbone, partner di Progetica
- Stefano Carpi, branch nanager Italy di Lombard International Assurance
- Alfredo De Massis, professore ordinario di Imprenditorialità e family business management presso la Libera Università Di Bolzano
- Roberto Lenzi, titolare dello studio legale Lenzi e associati
- Nicola Viscanti, head of advisors – rete dei consulenti finanziari di Banca Widiba
La seconda tavola rotonda
La seconda tavola rotonda è titolata:
La longevity nel portafoglio: strategie e idee per investire. Parleremo di strategie per interpretare correttamente la nuova longevità a livello di costruzione dei portafogli. Ci chiederemo come devono cambiare le soluzioni e se la longevity possa diventare un tema d’investimento a se stante.
Interverranno:
- Matteo Astolfi, managing director di Capital Group Italia
- Edoardo Fontana Rava, head of product and Business Model Development di Banca Mediolanum
- Marina Iodice, senior portfolio manager Impact equity di NN investment partners
- Andrea Mossetto, head of investment specialists di Cpr asset management (Gruppo Amundi)
Il primo Forum italiano per la consulenza sulla longevity si sviluppa attorno a una consapevolezza: servono nuove soluzioni pensate per i “longennial”, per gli over 65. Il mercato potenziale è estremamente ricco e non c’è dubbio che i player che per primi saranno capaci di intercettare i loro bisogni e i loro desideri godranno di un notevole vantaggio competitivo.
CLICCA QUI PER SEGUIRE L’EVENTO
Intervengono alcuni dei maggiori esperti di longevità a livello mondiale, tra i quali Joe Coughlin, fondatore dell’Age Lab del Mit di Boston.Due tavole rotonde dedicate all’evoluzione della consulenza patrimoniale e alle strategie d’investimento coerenti con un aumento delle aspettative di vita.Carl…