Il diritto alla pensione spetta al coniuge superstite separato con addebito di colpa
A nulla rileva il fatto della separazione e la mancata previsione dell’assegno alimentare a favore del superstite
Il riconoscimento della pensione in favore del coniuge superstite spetta, pertanto, a prescindere: ai fini della pensione di reversibilità non sussiste alcuna differenza di trattamento per il coniuge separato in ragione del titolo della separazione.
Con queste affermazioni l’Inps supera le precedenti indicazioni con le quali, invece, sposando un diverso orientamento giurisprudenziale, aveva ritenuto non sussistente il diritto alla reversibilità per il caso di separazione per colpa senza assegno alimentare.
Il coniuge separato – anche se con addebito o per colpa senza diritto agli alimenti – è così equiparato sotto ogni profilo al coniuge superstite, in favore del quale opera la presunzione della vivenza a carico del dante causa al momento della morte di quest’ultimo.
In questi termini, alla luce di detto nuovo orientamento, come si apprende dalla lettura del documento in commento, le domande di pensione ai superstiti presentate a decorrere dalla data di pubblicazione della circolare, nonché quelle pendenti alla predetta data, devono essere ridefinite in base a questi aggiornati criteri; devono, altresì, essere riesaminate, su richiesta degli interessati, le domande respinte, sempreché non sia intervenuta sentenza passata in giudicato.
Quando si parla di diritto di pensione ai superstiti, invece, si fa riferimento alla pensione erogata ai familiari del titolare di pensione o dell’assicurato, nel caso di decesso di quest’ultimo.
In linea generale, i soggetti beneficiari della pensione di reversibilità sono il coniuge superstite, anche se separato (come anzidetto); il coniuge divorziato, a certe condizioni; i figli che alla data della morte del genitore siano minorenni, inabili, studenti o universitari e a carico alla data di morte del medesimo; i nipoti minori (equiparati ai figli) se a totale carico del cuius alla data di morte dello stesso.