Le opportunità̀ per imprenditori e detentori di grandi patrimoni spiegate da Francesca Masotti, Partner dello Studio Legale e Tributario Masotti Cassella
Lo stato attuale di profonda e generalizzata crisi obbliga a riscrivere le priorità̀. guardando anche alla sostenibilità̀.
Non stupisce dunque che siano sempre di più̀ le aziende che decidono di abbracciare modelli di impresa votati alla sostenibilità̀ e, al contempo, che è in crescita il numero di nuclei familiari, ma anche di singoli individui, che decidono di trasferirsi in giurisdizioni e luoghi (come ad esempio l’Italia) idonei a garantire loro – anche fruendo di regimi fiscali agevolati a loro dedicati – una più alta qualità̀ della vita, unitamente a favorevoli opportunità̀ di investimento.
We Wealth ne ha parlato con Francesca Masotti, Partner dello Studio Legale e Tributario Masotti Cassella, con sede in Milano.
Quali sono gli strumenti legali e fiscali che, in linea generale, consentono di soddisfare le principali esigenze degli stranieri che scelgono l’Italia?
Gli stranieri scelgono l’Italia come destinazione per un insieme di motivazioni legate alla qualità̀ della vita attesa, alla possibilità̀ di investire in un mercato immobiliare considerato molto interessante e, non ultimo, al vantaggio fiscale connesso alle agevola- zioni oggi disponibili. Le due agevolazioni fiscali più interessanti oggi disponibili riguardano da un lato chi vuol trasferirsi in Italia per proseguirvi la propria attività̀ lavorativa: l’agevolazione dei cosiddetti “impatriati” (una riduzione del 70% del carico fiscale sul reddito di lavoro prodotto in Italia). Nata per una ristretta platea di soggetti altamente qualificati, è stata estesa a chiunque si trasferisca in Italia per svolgervi una attività̀ di lavoro. Dall’altro lato, l’agevolazione per i neo-residenti, che prevede il pagamento di un importo fisso (pari a centomila euro l’anno) sui redditi prodotti all’estero, è rivolta a chi intenda trasferirsi in Italia mantenendo all’estero la fonte principale del suo reddito: questi soggetti non hanno alcuno sconto sui redditi prodotti in Italia (nei fatti però una volta trasferiti essi acquistano immobili e avviano attività̀ imprenditoriali sul territorio italiano).
Quali sono le strategie di risparmio fiscale e protezione del patrimonio maggiormente efficaci per gli stranieri?
Gli stranieri che decidono di trasferirsi nel nostro Paese dispongono generalmente di una sensibilità̀ legale e fiscale raffinata. Una volta completo il trasferimento di residenza viene valutata la possibilità̀ di sfruttare la legislazione italiana particolarmente vantaggiosa in tema di donazioni e successioni, anche in logica di passaggio generazionale. Oltre ad aliquote decisamente inferiori a quelle europee (in Italia la tassazione per eredi in linea retta è pari al 4%, contro il 30-45% negli altri stati Ue) è prevista, per chi beneficia dell’agevolazione per i neo-residenti, un’esenzione totale da imposta di donazione o successione con riferimento ai beni non esistenti in Italia (che rappresentano la maggior parte del patrimonio di queste persone).In tema di protezione del patrimonio i clienti stranieri utilizzano in larga parte lo strumento del Trust.
Veniamo al mondo dell’impresa. Per quali ragioni un’azienda, straniera o italiana che sia, dovrebbe abbracciare un modello di impresa virtuoso?
La sostenibilità, concetto ampio fino a ricomprendere la Purpose First Economy cui diverse multinazionali si stanno impegnando, è diventata linguaggio comune e parte imprescindibile di qualsiasi attività imprenditoriale.
Sono molteplici quindi le ragioni per cui qualunque azienda dovrebbe abbracciare un modello di impresa virtuoso o sostenibile, con l’intento di creare valore durevole e condiviso.
Anzitutto va osservato come secondo diversi studi le aziende che hanno definito pratiche rivolte alla sostenibilità ottengano performance migliori delle altre: la sostenibilità influenza positivamente il profitto. Di questo sono ben coscienti gli investitori sui mercati azionari, sempre più attenti alla governance sociale e ambientale. Il vantaggio reputazionale a favore delle società che hanno scelto modelli virtuosi aumenta inoltre la capacità di attrarre giovani talenti e consumatori sempre più orientati ad acquisire prodotti sostenibili.
Cos’è una Società Benefit e quali le caratteristiche e i vantaggi correlati a questo modello di impresa?
L’Italia è stato il primo paese europeo a adottare, nel 2016, una normativa sulla società benefit. Il modello italiano prevede che la società benefit sia una società con scopo di lucro (di qualunque forma societaria: snc, srl, spa) che accanto allo scopo “profit” intro- duca anche a livello statutario una seconda finalità di impatto positivo (o di limitazione degli impatti negativi) sulla società e/o sull’ambiente, detta di “beneficio comune”. Si deve bilanciare l’interesse dei soci e quello dei soggetti sui quali l’attività sociale possa andare ad impattare secondo una modalità responsabile, sostenibile e trasparente.
Società Benefit e certificazione B-Corp costituiscono due opportunità, tra loro diverse e in parte complementari, per qualsiasi impresa che voglia fare della sostenibilità un impegno concreto, misurabile e rendicontato. La differenza sta nel fatto che la società benefit è una forma giuridica, riconosciuta dall’ordinamento italiano come pure da altri ordinamenti
in Europa e in alcuni altri Paesi del mondo; la Società B-Corp è invece una Società che ha ottenuto una certificazione, disponibile in tutto il mondo, rilasciata dall’ente non-profit B-Lab, secondo il rigoroso e artico- lato protocollo BIA (Benefit Impact Assessment).
In un mondo in cui le informazioni non finanziarie sono diventate fondamentali (nella bozza di Direttiva sul Corporate Sustainability Reporting – CSRD, la Commissione europea estendere gli obblighi di disclosure a un novero sempre più ampio di organizzazioni), le società benefit si troveranno già pronte.
È possibile fare un cenno a un caso che avete seguito?
Nel 2009 abbiamo affiancato l’imprenditrice belga Virginie Saverys nell’acquisto delle Società Avignonesi, storica cantina di denominazione di Nobile di Montepulciano.
Da allora la cantina è cresciuta in dimensione, contando oggi 173 ettari, ed è divenuta sotto la guida di Virginie una della più grandi tra quelle rigenerative e biodinamiche d’Italia. Abbiamo poi assistito Avignonesi nella trasformazione in Società Benefit nel 2021, e solo qualche mese fa la Società ha ottenuto anche la certificazione B-Corp. Il caso Avignonesi è stato significativo perché ci ha mostrato come l’attenzione da parte dell’imprenditore verso i temi dell’ambiente e verso la comunità delle persone, tro- vi una naturale evoluzione nella adozione dello status di società benefit, e nella certificazione B-Corp.
In che modo si possono aiutare le imprese straniere a trasferirsi in Italia senza rinunciare all’aspirazione di perseguire il bene comune?
È importante che i consulenti fiscali e legali approccino le imprese straniere che intendono trasferirsi in Italia presentando loro l’opportunità offerta dal nostro legislatore di adottare lo status di Società Benefit, oltre che di ottenere la certificazione B-Corp: l’Italia è stato il primo Paese europeo a prevedere tale possibilità, fatto poco noto all’estero, laddove al contrario le imprese estere hanno una attenzione altissima al tema della sostenibilità.