Clienti private: trasparenza. La parola d'ordine nel portafoglio

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"La parola d'ordine nella nuova era dei private clients (ma vale anche per le aziende) è trasparenza. Nel giro di pochi anni sono stati fatti passi da gigante a livello internazionale in termini di collaborazione tra governi e autorità fiscali, con la fine dell'era del segreto bancario", dichiara Antonio Martino, of counsel e responsabile del settore Private Clients dello studio legale DLA Piper

Non ha più senso parlare di ottimizzazione fiscale. E' un concetto passato

Con il cliente bisogna discutere delle esigenze e di come poterle soddisfare al meglio

Trasparenza. È questa la parola d'ordine nella nuova era dei private clients ma non solo. Qualsiasi scelta deve essere orientata alla compliant fiscale oltre che a soddisfare le diverse esigenze del cliente. Non è infatti possibile individuare una soluzione che vada bene per tutti. Antonio Martino, of counsel e responsabile del settore Private Clients dello studio legale DLA Piper, spiega a We Wealth cosa chiedono maggiormente i clienti in questo momento di turbolenza economica.

Quali prodotti scelgono i clienti private per ottimizzare fiscalmente il proprio patrimonio?

Non si parla più di ottimizzazione fiscale, ma di ottimizzazione patrimoniale. Bisogna partire dal principio che ogni cliente ha delle esigenze diverse in termini di gestione, protezione e trasmissione del proprio patrimonio. Di volta in volta vengono quindi scelti gli strumenti più idonei per soddisfare quelle esigenze. Non è possibile individuare una soluzione standard, tanto più sulla base del solo carico fiscale che questa comporta. Forse un tempo questa variabile era quella preponderante, ma nel contesto odierno sono altri i driver da tenere in considerazione.
Si può spiegare meglio?

La parola d'ordine nella nuova era dei private clients (ma vale anche per le aziende) è trasparenza. Nel giro di pochi anni sono stati fatti passi da gigante a livello internazionale in termini di collaborazione tra governi e autorità fiscali, con la fine dell'era del segreto bancario, il programma di voluntary disclosure e il crescente ricorso allo scambio di informazioni. Per questo motivo qualsiasi scelta deve essere orientata in primo luogo al massimo grado di compliance legale e tributaria, anche quando si parla di patrimoni familiari. Poi ovviamente ci sono gli aspetti legati alla “operatività” degli asset, specie se sono presenti aziende, in termini di governance, struttura societaria, diritti di voto e quant'altro.

A cosa bisogna prestare attenzione per evitare di incorrere in fenomeni legati all'elusione fiscale?

È difficile rispondere in maniera semplice a un tema così complesso. Senza dubbio il consiglio migliore è quello di ricorrere all'assistenza di un professionista che abbia cognizione di causa, e con ciò intendo esperienza e soprattutto competenze multidisciplinari. Non c'è spazio per l'improvvisazione, né per una standardizzazione della consulenza e i meccanismi fiscali cross border vanno anche comunicati ai fini DAC6: bisogna tenere conto delle normative tributarie, civilistiche, antiriciclaggio, finanziarie, non solo italiane ma anche dei paesi nei quali sono detenuti gli asset che compongono il patrimonio. Nei casi più complessi, per ridurre il grado di certezza c'è sempre la strada del ricorso all'interpello, con cui si chiede preventivamente all'Amministrazione finanziaria un parere sulle soluzioni che si intende adottare.

Quali sono i casi più frequenti che state affrontando in questo periodo nel settore dei clienti privati?

Le fattispecie più ricorrenti riguardano certamente i casi di passaggio generazionale e di trasmissione del patrimonio familiare, che può comprendere anche le aziende. D'altra parte nel nostro paese oltre il 90% delle imprese è di tipo familiare. Questo trend ha subito un'accelerazione con l'emergenza sanitaria che stiamo vivendo, da un lato perché ha in alcuni casi anticipato i piani successori e accresciuto l'attenzione sul benessere di tutti i membri della famiglia, dall'altro perché è aumentato l'impegno filantropico da parte degli Hnwi o Uhnwi, con erogazioni liberali e iniziative volte a contrastare le conseguenze della pandemia. Peraltro anticipare il passaggio generazionale consente di fruire delle favorevoli aliquote attuali delle imposte di successione e donazione, imposte che addirittura non vengono applicate quando a passare di mano è il controllo dell'azienda di famiglia.

 
[caption id="attachment_130931" align="alignnone" width="300"] Antonio Martino, of counsel e responsabile del settore Private Clients dello studio legale DLA Piper[/caption]

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