Nel frattempo, però, il gettito fiscale prodotto dalla tassa sulle eredità negli Stati Uniti si è drasticamente ridotto, sollevando nuovi dubbi sull’equità di un sistema che vede la ricchezza sempre più concentrata in poche mani.
Nel 2018, l’Estate tax americana aveva portato 20 miliardi di dollari nelle casse federali; appena due anni più tardi, si apprende dai nuovi dati dell’Internal revenue service, il gettito è crollato a 9,3 miliardi di dollari. A pagare il conto sono state 1.275 facoltose famiglie (relativamente ai decessi avvenuti nel 2019). Negli Stati Uniti, dunque, questa tassa ha colpito solo 4 deceduti su 10mila. La contrazione del gettito è stata provocata, in gran parte, dal raddoppio della soglia di esenzione della Estate tax deciso durante l’era Trump. Le eredità esentasse sono passate da un limite a 5,49 milioni di dollari nel 2017, a uno di 11,18 milioni nel 2018.
Oltrepassata questa soglia le aliquote sono decisamente elevate, fino a raggiungere il 40%, ma non sortiscono grande effetto: la gran parte delle famiglie americane, infatti, riesce a eludere il pagamento della tassa sulle eredità – e le novità introdotte dall’amministrazione Trump hanno reso più semplice il compito.
Per il momento non è chiaro quello che accadrà alla Estate tax americana. La commissione Ways and Means della Camera dei rappresentanti, a maggioranza democratica, aveva proposto di dimezzare la soglia di esenzione, riducendola a 6 milioni di dollari per il 2022. Per il momento, la proposta non ha trovato spazio nel piano Build back better che l’amministrazione Biden sta cercando di far approvare. La rilevanza del gettito prodotto dalla tassa sulle eredità americana, sul totale delle entrate statali è irrisorio: nel 2019 rappresentava lo 0,47%, ha calcolato l’Ocse. In Italia la percentuale si riduce allo 0,11%
“Anche se la maggioranza dei Paesi Ocse riscuote imposte di successione, esse giocano un ruolo più limitato di quanto potrebbero nell’aumentare le entrate e nell’affrontare le disuguaglianze, a causa del modo in cui sono state progettate”, aveva detto lo scorso maggio Pascal Saint-Amans, direttore del Centro Ocse per la politica fiscale e l’amministrazione, “ci sono forti argomenti a favore di un uso maggiore delle tasse di successione, ma sarà necessaria una migliore progettazione se queste tasse devono raggiungere i loro obiettivi”.