Operazioni sospette legate a riciclaggio di denaro e finanziamento al terrorismo segnalata principalmente dagli attori del mondo della finanza
Il contributo complessivo del comparto finanziario non bancario è cresciuto dal 22,2 al 26%
Si riduce invece il numero di segnalazioni fatte dai professionisti ha invece ridotto l’incidenza dei soggetti obbligati non finanziari dal 12,2 al 10%
Aumentano le segnalazioni sospette segnalate da banche e poste. Queste secondo l’ultimo quaderno dell’antiriciclaggio pubblicato dall’Unità di informazione finanziaria (Uif) sono arrivati ad essere 38.452 (+7,4%) e agli Imel. Questi ultimi hanno registrato un aumento passando da 4.427 a 7.485 a seguito sia del maggior contributo da parte del principale segnalante del comparto sia del trasferimento di attività e, conseguentemente, di segnalazioni da un istituto di pagamento a un istituto di moneta elettronica appartenente al medesimo gruppo.
Da sottolineare come le segnalazioni fatte dalle banche si sono confermate in linea con il trend dello scorso anno che le vedeva fra i maggiori contributori rispetto alle altre categorie. Attenzione perché il contributo complessivo del comparto finanziario non bancario è cresciuto dal 22,2 al 26%. Il minor numero di segnalazioni inviate dai professionisti ha invece ridotto l’incidenza dei soggetti obbligati non finanziari dal 12,2 al 10%.
Se si sposta il focus sul lato territoriale si nota come ci sia stato un incremento delle segnalazioni relative alle operazioni effettuate nel Lazio (dalle 5.662 del secondo semestre 2019 alle 7.574 di del periodo esaminato). Questo è legato soprattutto ad un maggior contributo dato dalla città metropolitana di Roma capitale (da 4.820 a 6.680). Dopo il Lazio c’è la Campania, passata da 6.474 a 7.645 segnalazioni, seguita della Puglia (da 2.688 a 3.573) e della Sicilia (da 3.765 a 4.444). trend opposti si registrano invece per la Lombardia (da 10.955 a 10.402) e il Veneto (da 4.617 a 4.102). “La diversa gravità con cui la pandemia ha pesato sul tessuto economico e sociale del Paese e gli effetti indotti dall’emergenza sanitaria sull’emersione di irregolarità sembrano aver influito sul differente contributo segnaletico dei territori”, sottolinea l’analisi dell’Uif.
Per quanto riguarda le segnalazioni ricevute nel semestre, queste hanno riguardato principalmente operazioni per oltre 48 miliardi di euro. La componente di operazioni sospette solo prospettate e non eseguite è aumentata, passando da 3 a 9 miliardi circa e si riferisce principalmente a tentativi di truffe nell’ambito dell’emergenza sanitaria. Nel periodo considerato l’Uif ha complessivamente analizzato e trasmesso agli organi investigativi 60.457 segnalazioni (113.643 nell’intero anno). E ha adottato 15 provvedimenti di sospensione di operazioni sospette per un valore di complessivi 10,4 milioni di euro.
Il contributo complessivo del comparto finanziario non bancario è cresciuto dal 22,2 al 26%Si riduce invece il numero di segnalazioni fatte dai professionisti ha invece ridotto l’incidenza dei soggetti obbligati non finanziari dal 12,2 al 10%
Aumentano le segnalazioni sospette segnalate da banche…
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