In Portogallo una società è considerata fiscalmente residente se possiede sul territorio una sede legale o dal Portogallo controlla la gestione delle sue attività
I soggetti non residenti che vogliono trasferirsi in Portogallo possono godere di aliquote ridotte
È notorio che il Portogallo, oltre ad essere una meta
particolarmente ambita per il suo clima e i suoi ritmi di vita, ha lavorato nel
tempo per addivenire ad un sistema di imposizione fiscale particolarmente
favorevole, in particolare per coloro (soprattutto pensionati) che dall’estero
decidono di prendere residenza in territorio portoghese.
Entrando nel dettaglio, occorre soffermare l’attenzione sulla
tassazione delle persone fisiche e quella delle società.
Persone fisiche
La cd. Imposto sobre o Rendimento das Pessoas Singulares, Irs,
si applica ai residenti, dunque sui redditi ovunque
prodotti, o ai soggetti non residenti che tuttavia percepiscono in Portogallo
un reddito, i quali sono soggetti ad un’aliquota forfettaria pari al 25% del
reddito limitatamente al reddito di origine portoghese.
L’imposta incide sulla ricchezza delle persone fisiche in modo
diverso, ed è calcolata secondo la fascia reddituale di appartenenza. Il
reddito delle persone fisiche è tassato sulla base di aliquote progressive dal
14,5% al 48%.
Si diventa cittadini portoghesi permanendo sul territorio per
almeno 183 giorni in un anno. Tuttavia, per i cittadini stranieri interessati a
trasferire la residenza in portogallo o per i cittadini portoghesi intenzionati
a tornare nel paese natale, il legislatore ha previsto lo status di residente
non abituale.
Questi soggetti possono fruire di un regime fisale speciale,
caratterizzato da un’imposizione più leggera, a condizione di non risultare
residenti portoghesi nei 5 anni precedenti la presentazione della domanda per
ottenere detto status. Tra i vantaggi fiscali, si annovera (come messo in
evidenza da FiscoOggi) uno speciale trattamento sul reddito delle persone
fisiche per un periodo di 10 anni, la possibilità di godere di un’esenzione
fiscale su quasi tutti i redditi di fonte estera, un’aliquota forfettaria del
20% per determinati redditi di origine portoghese (da professioni specifiche e
reddito da lavoro autonomo).
Il reddito da investimenti, dunque relativo a interessi, distribuzione
di dividendi, plusvalenze e royalties, e quello immobiliare sono tassati al 28%.
Società
In Portogallo una società è considerata fiscalmente
residente se possiede sul territorio una sede legale o dal Portogallo controlla
la gestione delle sue attività.
Al pari di quanto accade per le persone fisiche, le società
residenti sono soggette a imposta sui profitti ovunque prodotti; le società non
residenti sono tassate solo sui profitti prodotti sul territorio portoghese.
Le società, in linea generale, scontano un’aliquota del 21%
sugli utili prodotti. Vi è poi l’applicazione di una sovrattassa pari al 3% per
profitti superiori a 1,5 milioni di euro e fino a 7,5 milioni; del 9% sugli
utili superiori a 35 milioni di euro.
Immobili
Le proprietà immobiliari scontano un’imposta (cd. Imi) che
deve essere versata su base annuale e che varia da comune a comune, entro uno
spettro dello 0,3% fino allo 0,45% del valore dell’immobile.
Sugli immobili collocati nei “paradisi fiscali” i proprietari
scontano l’applicazione di un’aliquota pari al 7,5%. Infine, occorre evidenziare che i residenti con case di valore
superiore a € 600.000 devono pagare una tassa di proprietà aggiuntiva (cd. Aimi).