Oligarchi in Italia: continuano le confische

Nicola Dimitri
5.10.2022
Tempo di lettura: 3'
L’Italia, in conformità con la politica adottata da diversi Stati membri, ha stilato una lista dei beni di lusso riconducibili all'élite vicina al Cremlino per procedere alla confisca

Prosegue l’offensiva della Gdf contro i patrimoni degli oligarchi in Italia

Ammonterebbe a circa 2 miliardi di euro il valore dei beni ad oggi sequestrati in Italia agli oligarchi russi

Qual è il valore degli asset sequestrati?

Il conflitto in corso in Ucraina sembra non conoscere arresti. Al contrario, l’intensità della guerra che si sta combattendo poco fuori i confini dell’Unione europea e contrassegnata più da escalation che da dietrofront.

Tuttavia, non si arrestano neppure le misure sanzionatorie adottate dall’Ue e dagli Stati membri nei confronti delle persone più vicine al Cremlino.

Per quanto concerne l’Italia, infatti, la Guardia di Finanza, senza soluzione di continuità ha – a partire dal primo round di sanzioni – continuato a congelare i beni di quegli oligarchi che, a vario titolo, detengono nel nostro Paese asset, immobiliari e non.

Secondo alcune stime parrebbe che, ad oggi, il patrimonio riconducibile a privati e imprese russe operanti in Italia “sequestrato” dalle fiamme gialle ammonterebbe a 2 miliardi di euro.

Quali sono i beni oggetto di sequestro?

I beni sequestrati sono soprattutto immobili, yacht, aerei, auto di lusso e imprese.

Tra le ultime operazioni occorre fare menzione delle misure sanzionatorie indirizzate a Eduard Yurevich Khudaynatov, uomo chiave di un’importante società di raffinazione petrolifera russa. 

La Guardia di Finanza ha posto sotto sequestro la storica Villa Altachiara a Portofino, Villa Serena a Roma, alcune società allo stesso riconducibili, auto di lusso. e il superyacht Scheherazade

Quest’ultimo, solo apparentemente sarebbe riconducibile a Khudaynatov: alcune fonti, infatti, mettono in evidenza che il vero proprietario dell’imbarcazione, dal valore di 650 milioni di euro, sarebbe Putin.

Ma non è tutto. Alla luce degli ultimi interventi della Guardia di Finanza, sono stati apposti i sigilli anche al complesso immobiliare di Grigory Vikotorovitsi Berezkin, situato a Sirmione, dal valore di 15,2 milioni di euro.


L’Italia, meta ambita dagli oligarchi

Se gli Emirati Arabi Uniti sono il luogo prescelto dagli oligarchi ove trasferirsi e mettere al riparo beni e capitali dal rischio di sequestro da parte delle autorità degli Usa e dell’Ue e, inoltre, se Cipro è senza dubbio uno dei principali porti di approdo degli oligarchi in Europa (nell'isola del Mediterraneo, risiede il 17% dell'azionariato russo in Europa, con un valore contabile stimato in 106,5 miliardi di dollari), anche l'Italia vanta rapporti intimi e consolidati con gli oligarchi.

Nel nostro Paese, infatti, all’inizio della politica sanzionatoria, risultavano esserci oltre 2000 titolari effettivi di società distribuiti in 1.300 aziende. La maggiore concentrazione è nella provincia di Milano, seguita da quelle di Roma, Brescia, Firenze e Rimini, per un valore complessivo contabile pari a circa 2,5 miliardi di dollari.

Redattore e coordinatore dell'area Fiscal & Legal di We Wealth. In precedenza ha lavorato nell'ambito del diritto tributario e della fiscalità internazionale presso primari studi legali

Cosa vorresti fare?