Startup innovative stabili nel III° trimestre: ancora poche donne

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Il panorama italiano delle startup innovative rimane sostanzialmente stabile nel III trimestre: il loro numero cresce dell’1,76%. E quelle a prevalenza femminile sono ancora solo il 13,5% del totale

Le startup innovative nel III trimestre salgono dell’1,76% a quota 10.610 (+184)

È una startup innovativa l’8,1% di tutte le nuove società che operano nel comparto dei servizi alle imprese

Le startup innovative a prevalenza giovanile (under 35) sono 2.071, il 19,5% del totale

Il panorama italiano delle startup innovative nel terzo trimestre dell’anno è stabile. Secondo i dati di Mise, InfoCamere e Unioncamere, il loro numero è pari a 10.610. Il report segnala un leggero aumento di 184 unità (+1,76%) rispetto a fine giugno.

Risulta invece in lieve flessione rispetto al trimestre precedente il capitale sociale sottoscritto complessivamente. Le startup italiane si fermano infatti a quota 545,5 milioni di euro, circa 839 mila euro in meno (-0,2%) rispetto a aprile-giugno 2019. Il capitale medio delle giovani imprese è di 51.423 euro a società, in lieve diminuzione.

Il 76,7% delle startup innovative fornisce servizi alle imprese. Prevalgono soprattutto la produzione di software e consulenza informatica (35,2%), le attività di R&S (13,7%), le attività dei servizi d’informazione (9,3%). Il 17,6% opera invece nel manifatturiero, mentre il 3,8% nel commercio.

In alcuni settori l’incidenza delle startup innovative sul totale delle nuove società è rilevante. È una startup innovativa l’8,1% – ad esempio – di tutte le nuove società che operano nel comparto dei servizi alle imprese. Per il manifatturiero, la percentuale corrispondente è 5%.

In alcuni settori la presenza di imprese innovative è particolarmente elevata: è una startup innovativa il 34,7% delle nuove aziende che si occupano di fabbricazione di computer, il 36,8% di quelle che operano nella produzione di software e addirittura il 68% delle società di ricerca e sviluppo.

Le startup innovative non sembrano però esserlo altrettanto per quanto riguarda la questione di genere. Quelle con una prevalenza femminile – ossia, in cui le quote di possesso e le cariche amministrative sono detenute in maggioranza da donne – sono 1.428, solo il 13,5% del totale.

L’incidenza è nettamente inferiore rispetto al 21,9% dell’universo delle neo-società di capitali. Le startup innovative in cui almeno una donna è presente nella compagine sociale sono tuttavia il 43,1% del totale.

Va meglio se si guarda alle startup innovative a prevalenza giovanile (under 35): sono 2.071, il 19,5% del totale. Si tratta di un dato di oltre tre punti percentuali superiore rispetto a quello riscontrato tra le nuove aziende non innovative (16,3%).

Ancora maggiore è la differenza se si considerano le aziende in cui almeno un giovane è presente nella compagine sociale: queste rappresentano il 43,8% delle startup (4.647 in tutto), contro il 34,5% delle altre imprese.

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