Scm Sim punta sulle startup e le scaleup dello sport

La sport industry è un mercato da 170 miliardi di dollari, con un Compound annual growth rate del 6,6% dal 2014. Negli ultimi tre anni è stata investita da importanti cambiamenti, a partire dalla digital disruption
Antonello Sanna di Scm Sim: “Non c'è dubbio che il settore delle competizioni sportive sia tra quelli con un tasso più elevato di tecnologia e innovazione, come dimostra il fiorire incessante di startup e microsocietà con piattaforme e prodotti sempre più innovativi”
Romy Gai di Awe Sport: “Vogliamo incontrare le nuove necessità del contesto e coglierne le opportunità, selezionando il meglio tra le startup del settore, in particolare nella generazione di contenuti di qualità a basso costo e nella creatività applicata allo sport”
“Lo sport è uno di quei settori che ha subito maggiormente i contraccolpi della crisi e questo ha in qualche modo generato una rivisitazione dei modelli attuali. È un momento di game changing”, spiega a We Wealth Antonello Sanna, ceo di Scm Sim. “Non c'è dubbio che il settore delle competizioni sportive sia tra quelli con un tasso più elevato di tecnologia e innovazione, come dimostra il fiorire incessante di startup e microsocietà con piattaforme e prodotti sempre più innovativi che rappresentano anche ottime opportunità di investimento”, aggiunge, sottolineando come in questa fase sia “necessario che il risparmio privato, così elevato in Italia, venga effettivamente convogliato sull'economia reale per accelerare i tempi di ripresa del nostro sistema economico”.
“I grandi cambiamenti nello sportech hanno creato esigenze inedite, prima su tutte quella di acquisire nuove competenze per gestire le sfide del presente e del futuro”, aggiunge Romy Gai. “Vogliamo incontrare le nuove necessità del contesto e coglierne le opportunità, selezionando il meglio tra le startup del settore, in particolare nella generazione di contenuti di qualità a basso costo, nella creatività applicata allo sport, nelle nuove tecnologie quali realtà virtuale e realtà aumentata, over the top e l'intelligenza artificiale”. Poi conclude: “Il progetto, guidato da modelli e criteri di sostenibilità, nasce con l'idea di lasciare un'impronta sociale positiva nella sport industry. Per questo, abbiamo deciso di dimezzare il performance fee rispetto agli standard di mercato e di devolvere il 10% della raccolta a favore di un'associazione del terzo settore, Insuperabili Onlus, per evidenti motivi di coerenza con la natura dell'iniziativa nella sua globalità”.