Il termine “startup unicorno” fu coniato nel 2013 da Aileen Lee, fondatrice di Cowboy Ventures, per identificare le startup di natura privata (vale a dire non quotate), con una valutazione di mercato di oltre 1 miliardo di dollari. I settori più sviluppati in questo senso sono quelli del fintech e del mondo internet software & services, seguiti, tra gli altri, da intelligenza artificiale, e-commerce, salute, trasporti e telecomunicazioni.
Le startup unicorni sono società pioniere nei loro settori, focalizzate su un paradigma tecnologico fortemente innovativo e con un modello di business prevalentemente B2C che sfruttano la strategia Massive transformative purpose (Mtp) per il loro business.
Certo, raggiungere 1 miliardo di dollari di valutazione è piuttosto difficile: stando alle stime, una startup ha solo lo 0,000006% di possibilità di diventare un unicorno, ovvero parliamo di 2 aziende su 5 milioni, con una media di 7 anni.
Per queste ragioni, sul mercato mondiale, le startup unicorni non superano qualche centinaio di unità. Attualmente si ravvisa una netta predominanza degli Stati Uniti con 432 startup unicorni (ovvero la metà delle 865 totali) e della Cina, seguite dall’India; mentre l’Europa è, purtroppo, ancora lontana da questi numeri, con circa 70 unità, 33 delle quali con sede nel Regno Unito, mentre in Italia ci sono solamente due società (Yoox e Depop, seppur quest’ultima sia una società nata in Italia, nell’incubatore H-Farm, ma successivamente spostata nel Regno Unito) che sono state cedute con una valutazione superiore al miliardo di dollari. A queste si è recentemente aggiunta Scalapay, che ha da poco chiuso un round di investimento di quasi 500 milioni di dollari con una valutazione complessiva oltre il miliardo
Sempre rimanendo in un contesto di terminologia (e valutazioni) “da sogno”, una startup che raggiunge il valore di 10 miliardi di dollari è detta decaron. È il caso, ad esempio, di colossi fintech come Klarna, Nubank o i giganti cinesi dell’e-commerce Xiaohongshu e Shein; mentre se si raggiungono i 100 miliardi di dollari si parla di hectocorn, come ByteDance, società cinese valutata 140 miliardi di dollari attiva nel settore informatico e proprietaria di TikTok, e l’americana SpaceX di Elon Musk.
In conclusione, le startup unicorni rappresentano un importante traguardo per il sistema dal momento che hanno rivoluzionato molti dei mercati esistenti o creato mercati completamente nuovi apportando innovatività dirompente (“disruptive”) nei loro settori, tutto ciò grazie alla creazione di nuove tecnologie negli ultimi decenni, amplificate e potenziate dalla globalizzazione e dalla contaminazione tra le diverse realtà imprenditoriali nel mondo.
(Articolo scritto in collaborazione con Federica Albano, di Lca Studio Legale)