Le Pmi devono essere organizzazioni agili, focalizzate sulle persone e innovative. Questi sono i driver per la crescita
Lo studio evidenzia come le aziende migliori mettono al primo posto le persone (sia dipendenti che clienti)
Pmi: puntare sulle persone
Lo studio evidenzia come le aziende migliori devono mettere al primo posto le persone (sia dipendenti che clienti). Le interruzioni operative e la volatilità del mercato hanno sottolineato ancora di più l’importanza di servire efficacemente i clienti, coinvolgendo i dipendenti. Le società intervistate hanno ben presente questa necessità e infatti citano una migliore customer experience come priorità per il futuro. Più specificamente la media del campione riporta tre priorità principali per i prossimi tre anni: migliorare l’esperienza del cliente (38%), far crescere il business (35%) e attirare nuovi clienti (26%).
C’è poi un gruppo di Pmi che ha risposto con diverse priorità. E dunque il 53% ha affermato che il miglioramento della customer experience è in cima ai loro obiettivi, per il 47% è invece importante una migliore esperienza dei dipendenti. E solo il 36% ha posto la crescita tra le principali esigenze. Queste realtà, con la loro crescente enfasi sul buon clima interno hanno dipendenti più coinvolti, e maggiori possibilità di mantenere i migliori talenti più a lungo. Secondo il rapporto questo orientamento potrebbe aiutare il raggiungimento anche di altri obiettivi, tra cui una maggiore flessibilità nel breve termine e la crescita nel lungo periodo.
I tre settori che hanno evidenziato il miglioramento della customer experience tra le principali priorità sono stati il retail con il 48%, la logistica con il 47% e i servizi bancari / finanziari con il 40%. Sempre il settore retail (33%) è tra quelli più sensibili a creare e offrire esperienze migliori ai dipendenti, seguito dai servizi professionali (31%) e dall’high-tech (28%).
La strada verso il successo
Le Pmi con uno sguardo più lungimirante hanno fatto progressi significativi nei progetti di trasformazione digitale e alcune di loro affermano che tali iniziative hanno avuto un effetto positivo nelle relazioni con dipendenti e clienti.
Indipendentemente dalle prestazioni finanziarie, il rapporto ha rilevato che la maggior parte delle aziende prevede di fare progressi nella trasformazione digitale nei prossimi anni.
Innovazioni in ambito di analisi dei dati, automazione di processo e intelligenza artificiale diventeranno dunque sempre più importanti per le organizzazioni di piccole e medie dimensioni che mirano a sviluppare relazioni sempre più personalizzate ed economicamente efficienti con clienti e dipendenti.
Tra i settori che hanno compiuto notevoli progressi verso la digital transformation, l’high tech segna un 35%, un altro 14% è rappresentato da aziende nate digitali, seguono i servizi bancari/finanziari con il 26%, con un altro 8% rappresentato da aziende nate digitali, engineering/costruzioni/operation con il 28% più un altro 3% nato digitale.